13 Aprile 2018, 18:26
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PALERMO – Per il presidente di Sicindustria Giuseppe Catanzaro “non è possibile pensare di affidare lo sviluppo a un click”, mentre per il suo omologo di Confartigianato, Giuseppe Pezzati, si è davanti a un sistema “che non riesce a garantire trasparenza ed efficienza”. E’ bufera sul ‘click day’ in versione siciliana, il sistema con cui la Regione seleziona le domande avanzate dagli imprenditori per accedere ai fondi europei per l’innovazione. La velocità è il fattore decisivo per rientrare nell’elenco dei fortunati che potranno sperare negli aiuti comunitari, ma da qualche tempo le aziende siciliane vivono un vero e proprio calvario: la piattaforma telematica adottata dalla Regione dovrebbe dare pari opportunità alle aziende ma i suoi malfunzionamenti finiscono col penalizzarle.
I dubbi, che serpeggiavano già da tempo tra gli imprenditori, sono diventati aperta protesta con un articolo de Il Sole24Ore che ha raccontato l’ultimo caso risalente a qualche giorno fa, con la Regione costretta a prorogare il termine per la presentazione delle candidature a valere sull’azione 3.1.1.03 ‘Aiuti alle imprese esistenti per investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili, e accompagnamento dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale’. Anche in questo caso malfunzionamenti, ritardi e una piattaforma che è andata in tilt nel momento topico. “Il sistema del click day non garantisce sempre pari condizioni per tutti i partecipanti a un bando pubblico – afferma Catanzaro -. Questi ritardi finiscono per avere pesanti ricadute sull’assegnazione delle risorse”. Il presidente di Sicindustria chiede quindi “maggiore efficienza nei processi di assegnazione delle risorse” ma anche “una valutazione dei progetti basata su criteri di selezione oggettivi e non su un sistema a volte malfunzionante”.
Le critiche degli imprenditori sul click day sono anche quelle dei professionisti che lavorano con la messa a punto di progetti per i bandi europei: “E’ un sistema che rischia di vanificare qualsiasi sforzo di approfondimento e qualsiasi suggerimento dato agli imprenditori per progetti di lungo termine”, sottolinea Fabrizio Escheri, presidente dell’Ordine dei Commercialisti siciliani. “Non è altro che un terno al lotto – aggiunge – con le variabili più disparate: dal ritardo anche di un solo secondo nella registrazione della domanda ai possibili problemi legati al collegamento internet”.
Tesi sostenute anche da Claudio Barone, segretario della Uil Sicilia, secondo cui il click day “si è rivelato per imprenditori e lavoratori un sistema inaffidabile”. Anche da Barone arriva l’invito a cambiare metodo per la selezione dei progetti: “E’ necessario garantire un servizio veloce ed efficiente, in grado di selezionare e valutare prima i progetti meritevoli – afferma -. Per questo chiediamo un incontro, non possiamo permetterci di perdere questi risorse, le uniche spendibili per creare investimenti e buona occupazione”. Duro Ignazio Corrao, eurodeputato del Movimento cinque stelle: “Il click day è un fallimento ed è svilente -afferma -. Occorre subito modificare i criteri di accesso e rendere la qualità progettuale e la capacità di creare lavoro come valori prioritari per selezionare i progetti”.
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13 Aprile 2018, 18:26