28 Settembre 2018, 12:36
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PALERMO – “Abbiamo mantenuto una promessa con il presidente della Regione Musumeci e questo protocollo che firmiamo questa mattina mette in moto una serie di azioni utili per combattere la dispersione scolastica, vogliamo aiutare la scuola siciliana e vogliamo rilanciarla”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, questa mattina, arrivato nell’Istituto comprensivo “Giovanni Falcone” di Palermo per siglare l’accordo di programma per il potenziamento e il miglioramento del sistema educativo siciliano. Il protocollo è stato sottoscritto con il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e l’assessore dell’Istruzione Roberto Lagalla.
Bussetti è in Sicilia per presentare le azioni che il Miur e la Regione Siciliana metteranno in campo a partire da quest’anno scolastico per contrastare la dispersione scolastica, potenziare l’offerta formativa rivolta agli studenti dell’Isola e favorire una maggiore collaborazione tra scuola e famiglie e una migliore inclusione degli alunni con disabilità. Bussetti e Musumeci hanno illustrato i contenuti dell’Accordo di Programma per il potenziamento e il miglioramento del sistema educativo siciliano. Una sperimentazione che coinvolgerà una scuola pilota della provincia, selezionata per l’alto tasso di dispersione scolastica e per una elevata presenza di alunni in condizioni di svantaggio personale e familiare. Presenti anche Maria Falcone, presidente della Fondazione Falcone, e Daniela Lo Verde, dirigente scolastica dell’Istituto Giovanni Falcone. “La firma di questo protocollo – ha detto Bussetti – permetterà la diffusione del tempo pieno e prolungato il potenziamento dell’offerta formativa relativa alle discipline curriculari di base, tecnico professionali e di lingue straniere, anche attraverso l’apertura pomeridiana delle scuole del primo e secondo ciclo e la creazione di sportelli di ascolto e orientamento scolastico e professionale”. “La scuola – ha aggiunto Bussetti – deve essere al centro del processo educativo, ma ci stiamo anche occupando anche dell’edilizia scolastica per la messa a norma di tutti gli edifici a livello nazionale. Inoltre la nostra attenzione è rivolta anche ai problemi dei disabili che come voi sapete mi stanno molto a cuore, per questo abbiamo avviato le procedure per reclutare circa 10 mila insegnanti di sostegno”.
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28 Settembre 2018, 12:36