03 Aprile 2015, 18:28
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PALERMO – “Siamo pronti a ricorrere nelle sedi competenti per essere adeguatamente risarciti per il danno economico e di immagine subito dalla nostra società a causa delle improvvide dichiarazioni dei rappresentanti del Comune di Palerrmo”. Lo ha annunciato Gianni Castellucci, amministratore delegato della società Mondello Italo-Belga nel corso della conferenza stampa di questo pomeriggio. E’ nuovamente guerra tra la società che ha la concessione dell’arenile fino al 2020 e il Comune di Palermo. All’indomani dell’annuncio fatto dal sindaco del capoluogo Leoluca Orlando alla commissione ambiente dell’Ars in base al quale attiverà la clausola di salvaguardia per ridurre al minimo le cabine sulla spiaggia di Mondello, cancellandole quasi del tutto, la Mondello Italo Belga, ha inviato stamattina una lettera al comune di Palermo rappresentando la situazione.
“Tutto ciò è assolutamente incomprensibile – continua Castellucci – noi rispettiamo le regole e vogliamo che vengano rispettate anche dagli altri. L’anno scorso,sempre a causa di iniziative del comune contro la nostra società, abbiamo subito danni economici, adesso basta. La pazienza ha un limite e saremo costretti a chiedere un risarcimento. Noi paghiamo un canone annuale per la concessione e ci facciamo carico di tenere pulito l’arenile tutto l’anno. Il Comune, invece, ci fa pagare soltanto le tasse”.
La Mondello Italo-Belga è pronta a qualsiasi battaglia e intanto si sta già preparando alla prossima stagione balneare: “Se verrà rispettata la legge anche quest’anno ci saranno le cabine – conferma Castellucci – la nostra società sta lavorando già da un mese e mezzo per la manutenzione dei servizi sulla spiaggia e stiamo rispettando il calendario dei lavori che ci permetterà il prossimo 15 giugno di aprire le cabine. Dal prossimo 9 aprile ci sarà la possibilità di abbonarsi”.
Le cabine a Mondello occupano soltanto il 30% del totale dell’arenile in concessione alla società, il 70% è occupato dai lidi attrezzati, dall’area low cost, dall’area per bambini. “Quest’anno ci saranno circa 750 cabine e l’obiettivo della società – puntualizza Castellucci – è quello di diminuire anno dopo anno il numero in favore di altri servizi”.
“Il Comune non può intervenire sull’area demaniale – spiega l’avvocato Carlo Comandè – il piano di utilizzo del demanio marittimo è di competenza della Regione, il Comune può solo formulare proposte che comunque devono essere valutate ed approvate dall’assessorato regionale all’Ambiente. Non esistono pertanto misure di salvaguardia che invece sono previste negli strumenti urbanistici. Dato che il piano è solo proposto dal comune e non adottato e non avendo, pertanto, vigenza – puntualizza Comandè – la sola proposta non può far scattare alcun obbligo nei confronti dei soggetti terzi. Il piano ha vigenza nei confronti soltanto dopo che la Regione avrà fatto la valutazione ambientale e strategica e avrà approvato il piano che non necessariamente sarà nei termini in cui è stato presentato dal comune. Va sottolineato comunque – continua il legale – che la normativa vigente afferma in maniera chiara che le disposizioni relative al PUDM “non trovano applicazione con riferimento alle aree già detenute in concessione al momento di entrata in vigore della presente legge”.
Secondo la Mondello Italo Belga, normativamente, anche se la Regione approvasse il piano così come proposto dal comune, non potrebbe essere applicato ai concessionari che già operano in regime di proroga. “Inoltre, nell’attività di programmazione – prosegue Comandè – le amministrazioni competenti devono tenere conto delle concessioni esistenti al momento e ciò – conclude il legale -pone un chiaro limite alla programmazione e alla pianificazione dell’utilizzo delle aree demaniali da parte dell’Amministrazione comunale”.
Fino al 2020 tutti i concessionari continueranno ad esercitare le proprie concessioni nei termini previsti, successivamente, ci saranno le gare per affidare gli arenili.
“Il comune si ricorda di Mondello soltanto quando si avvicina la stagione blaneare per scagliarsi contro la società – dichiara Beppe Castellucci – ma non si ricorda mai della borgata marinara in inverno. Occorre rilanciare il turismo attraverso una pianificazione ed una programmazione che contempli un piano dei rifiuti e della mobilità. Purtroppo – conclude – il comune ogni anno vuole distruggere quello che la società ha costruito in tantissimi anni”.
*Aggiornamento ore 20.55
In una nota l’amministrazione comunale informa che “Palermo è, con San Vito lo Capo, l’unico Comune che in Sicilia si è dotato del Pudm, che è stato approvato dal Consiglio Comunale all’unanimità”.
“Il Pudm prevede che le concessioni siano divise in lotti da 3 mila metri quadri, intervallati da cento metri di spiaggia libera, e che la porzione di spiaggia fruibile in cui poter installare le coperture o le cabine non sia superiore al 10 per centro di questi 3000 mila metri quadri. Il rilascio delle concessioni è, per legge, di competenza della Regione, titolare del demanio. Il ‘come’ dell’uso del demanio è, per legge, di competenza comunale – recita ancora la nota -. L’Amministrazione comunale ha previsto ampi tratti di litorale da dare o lasciare in concessione, per determinazioni regionali, ad aziende private che dovranno, però, attenersi al Piano di uso già deliberato e alle relative misure di salvaguardia.Tale posizione è stata dal sindaco ribadita, nel corso dell’audizione, lo scorso 2 aprile, presso la 4 Commissione dell’Ars, alla quale il Governo regionale, pur formalmente convocato, non si è presentato, né con l’Assessore competente, né con i dirigenti”.
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03 Aprile 2015, 18:28