11 Dicembre 2018, 16:43
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PALERMO – Dall’ex deputato socialista all’Ars negli anni Novanta, Vincenzo Leone, alla nipote del padrino, Maria Guttadauro. È lungo l’elenco di persone che nella notte hanno subito una perquisizione. I carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Trapani, su ordine della Procura di Palermo, sono alla ricerca di una traccia di Matteo Messina Denaro.
Eccoli: Salvatore ed Epifanio Stellone di Campobello di Mazara, Gioacchino Sorrentino (Marsala), Vincenzo Leone (Castelvetrano), Francesco Verde (Castelvetrano), Luigi Caradonna (Castelvetrano), Aurelio Giardina (Castelvetrano), Giuseppe Oliviero Oliveri (Castelvetrano), Mario Mazzara (Custonaci), Ignazio Chiaramonte (Mazara del Vallo), Giovanni Petralia (Salemi), Diego Angileri (Marsala), Giuseppe Bianco (Santa Ninfa), Francesco Martino (Castelvetrano), Giovanni Como (Castelvetrano), Baldassare Di Gregorio (Mazara del Vallo), Maria Guttadauro (Palermo), Giovanni Lamberta (Mazara del Vallo), Vito Signorello (Castelvetrano), Baldo Triolo (Castelvetrano), Giovanni Vassallo (Mazara del Vallo), Diego Vassallo (Mazara del Vallo).
Alcuni sono personaggi già emersi nel corso degli anni. Come Vito Signorello, docente di educazione fisica ed ex calciatore dalla Folgore, arrestato nel 2011 e successivamente condannato per associazione mafiosa. È ritenuto legato a Gaspare Como, cognato di Messina Denaro.
Francesco Martino è stato consigliere comunale a Castelvetrano nel 2014 con l’Udc e poi passato ad Articolo 4 e infine dichiarato incandidabile. È stato lui a ristrutturare la villa di Gaspare Como a Triscina e a raccogliere le confidenze su Messina Denaro da parte di un altro consigliere, Calogero Giambalvo che millantava di avere incontrato il latitante. Baldassare Di Gregorio è titolare di un’autofficina di Mazara del Vallo e considerato vicino a Vito Gondola, anziano boss mazarese ormai deceduto. La macchina di Di Gregorio era imbottita di microspie e raccontò di ammettere di aver conosciuto e in qualche modo frequentato il latitante in un periodo non meglio indicato. Baldo Triolo è fratello di Antonino Triolo, già arrestato perché sarebbe l’anello di congiunzione fra Gaspare Como e il reggente della famiglia di Partanna, Nicola Accardo.
Maria Guttadauro è figlia di Filippo Guttadauro, boss detenuto da anni assieme al fratello della ragazza, Francesco, il nipote del cuore di Messina Denaro.
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11 Dicembre 2018, 16:43