14 Dicembre 2022, 17:54
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TRAPANI – Recuperata da pochi minuti la salma del Capitano Fabio Antonio Altruda, l’ufficiale pilota che era ai comandi del caccia Eurofighter del 37esimo Stormo di Trapani precipitato nel tardo pomeriggio di ieri, a poca distanza dalla base aerea militare siciliana, mentre si apprestava all’atterraggio di ritorno da una missione di addestramento. Lo rende noto l’Aeronautica Militare sottolineando che al momento “non è possibile formulare alcuna ipotesi in merito alle cause dell’incidente: solo l’analisi dei dati e delle informazioni che già in questo momento gli inquirenti stanno raccogliendo ed acquisendo, e che verranno ulteriormente perfezionate una volta a disposizione i resti del velivolo, potrà consentire di stabilire la dinamica dei fatti”.
Nell’area in cui è precipitato il caccia, “circoscritta e presidiata dalle forze dell’ordine, in accordo con l’autorità giudiziaria – dice ancora l’Aeronautica – sono al lavoro squadre specializzate dei Vigili del Fuoco ed un team di specialisti dell’Aeronautica militare per le operazioni di messa in sicurezza del sito e l’avvio delle attività di recupero dei resti del velivolo e delle previste attività di prevenzione e bonifica ambientale del terreno interessato dall’evento”.
Sul posto è presente anche la commissione nominata dalla forza armata “che dovrà occuparsi dell’inchiesta tecnica interna di sicurezza del volo volta ad accertare le cause dell’incidente”. A Trapani è presente da questa mattina il capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Luca Goretti, “per essere vicino, offrire il sostegno ed esprimere il cordoglio di tutta la forza armata ai familiari del giovane pilota scomparso, così come a tutto il personale del 37esimo Stormo”.
“È inusuale la rapidità con la quale l’Eurofighter è precipitato, ma raramente c’è una sola causa in
incidenti di questo tipo. Se ne viene a capo solo dopo che la Commissione tecnica formata da esperti dell’Aeronautica darà le prima risultanze. E non è detto che la scatola nera possa dare tutte le risposte”. Così all’ANSA il generale Leonardo Tricarico, ex capo di Stato maggiore dell’Aeronautica militare,
sul caccia caduto ieri mentre stava facendo rientro alla base di Trapani Birgi dopo una missione addestrativa, provocando la morte del suo pilota, il capitano Fabio Antonio Altruda. In questi casi, premette il generale, “vengono investigati tutti gli aspetti: le condizioni psicologiche del pilota, il suo
addestramento, le condizioni dell’aereo, il relitto, che è spesso il ‘testimone’ più attendibile di quello che è accaduto, la testimonianza del pilota dell’altro caccia che è regolarmente atterrato, le eventuali comunicazioni radio”. Quello che si può dire al momento, prosegue il generale, “è che l’Eurofighter è un aeroplano maturo. Se avesse problemi tecnici, nei vent’anni di operatività sarebbero emersi. Per il precedente di Terracina, nel 2017, è emerso un errore umano. Potrebbero esserci anche delle concause: pilota affaticato, condizioni meteo, avaria, ecc. Ma è ancora presto per azzardare ipotesi”. Di sicuro, sottolinea, “il pilota non lascia il suo velivolo a cuor leggero, Se c’è un’emergenza pensa ad evitare
danni ed a portare in salvo l’aereo se c’è anche una minima possibilità di farlo: l’incolumità personale è l’ultimo pensiero”.
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14 Dicembre 2022, 17:54