14 Dicembre 2022, 15:15
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Non ci sono certezze, né probabilità, ma c’è un’ipotesi, con altre. Che Fabio Antonio Altruda sia rimasto ai comandi del suo aereo per controllarlo fino all’ultimo, per evitare che precipitasse su un centro abitato. Si sarebbe comportato da capitano coraggioso. E’, appunto, una delle tante ricostruzioni, in attesa di saperne di più, che circolano e che dovrà essere vagliata alla luce dei fatti.
Al momento, nella tragica vicenda del caccia precipitato a Birgi, oltre all’immenso dolore, ci sono soprattutto domande senza risposta. Si lavorerà nelle prossime ore al recupero della scatola nera. Un passaggio fondamentale per comprendere cosa possa essere accaduto. C’è stato un guasto? Si è verificata una esplosione? L’ufficiale, giovane e molto esperto, ha accusato un malore? Ha davvero deciso di non lanciarsi per proteggere potenziali vittime della sciagura? Tutto è considerato possibile.
La Procura di Trapani ha aperto una inchiesta per disastro aviatorio, dopo il terribile incidente. Saranno avviate indagini anche dall’Aeronautica militare. Secondo la cronaca fin qui disponibile, il pilota, 33 anni, originario di Caserta, stava rientrando alla base da una missione di addestramento quando, poco prima dell’atterraggio, il suo velivolo si è schiantato.
“Il Capitano Fabio Antonio Altruda – spiega una nota – era entrato in Aeronautica Militare con il Corso regolare Ibis 5° dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli nel 2007. Pilota combat ready su velivolo Eurofighter, in forza al 37° Stormo di Trapani dal marzo del 2021, aveva all’attivo centinaia di ore di volo, molte delle quali effettuate anche in operazioni fuori dai confini nazionali in attività di air policing Nato”.
Non può mancare un messaggio di estremo saluto dell’Aeronautica: “Cieli Blu Fabio! Un grande dolore ha stretto il cuore di tutti noi, abbiamo sperato fino all’ultimo di ricevere una buona notizia. Tutta l’Aeronautica Militare, a partire dal Capo di Stato Maggiore Gen. S.A. Luca Goretti esprime cordoglio e vicinanza alla famiglia, agli amici e ai colleghi del 18° Gruppo Volo di cui il Capitano Fabio Antonio Altruda faceva parte. L’Aeronautica Militare, anche in onore di Fabio, continua a portare avanti i propri compiti di difesa dello spazio aereo nazionale e Nato. Un pilota non muore mai, vola solo più in alto”. (Roberto Puglisi)
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14 Dicembre 2022, 15:15