29 Aprile 2010, 17:41
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Chissà quanto darebbe pur di giocare Siena-Palermo con la maglia rosanero. Lui palermitano doc, lui che ha i colori della Sicilia nel cuore, lui che ha sempre fatto il tifo per il Palermo, ma che per lavoro ha imboccato la strada di fuori, e che domenica si troverà nuovamente da avversario. Emanuele Calaiò ribadisce il concetto: “Faccio il tifo per il Palermo ma come ho detto sempre se devo segnare devo farlo. È la mia professione. Spero di segnare, ma vi posso dire che spero anche nella Champions dei rosanero, sarebbe un sogno per la città”. Calaiò ammette che il Siena ha la spada di Damocle sul capo: “Si, solo la matematica ci salva. Naturalmente noi ce la giocheremo fino alla fine, il nostro dovere è quello di crederci, anche se è molto ma molto dura. Abbiamo anche una differenza reti peggiore rispetto al Bologna. Il nostro è stato un campionato strano, abbiamo sprecato delle buone occasioni in casa, siamo stati un po’ incostanti e questo ci ha danneggiati. Vuol dire che doveva andare così”. Manu Calaiò tesse le lodi del Palermo: “E’ una grande squadra. esprime un bel calcio soprattutto in casa, fa risultati, se la gioca contro tutti e non ha paura di nessuno. Ha una grande mentalità. Complimenti anche a Delio Rossi, da quando è arrivato lui, il Palermo ha messo le ali, in casa non perde un colpo, e se arriverà in Champions, buona parte del merito è suo, senza naturalmente togliere nulla alla squadra, che come ho detto, è di primo livello”. Si parla di Calaiò e in tempi di mercato si fa immediatamente riferimento al Palermo, ma cosa c’è di vero?. “Si, è vero. Ma non c’è mai stato una vera trattativa. Ovviamente il mio sogno è quello di chiudere la carriera in patria, ma sono un giocatore del Siena e anche del Napoli, quindi devo dare la priorità a queste due società, sono loro le detentrici del mio cartellino”.
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29 Aprile 2010, 17:41