Calci e pugni al padre per i soldi | In manette un 33enne di Regalbuto

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07 Luglio 2014, 16:00

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REGALBUTO (ENNA) – Una lunga storia di violenze in provincia, maturate in un contesto familiare, si è conclusa con l’arresto di un 33enne, colto in flagranza di reato per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. Enrico Meli, 33 anni, di Regalbuto (Enna), è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Nicosia per il reato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate.

Nella tarda serata di ieri, il giovane, in preda ad un raptus di violenza, ha aggredito i genitori dopo una lunga e prepotente richiesta di denaro. Secondo il raccconto degli investigatori, l’episodio di ieri sarebbe l’ultimo di una serie: da circa due anni il giovane, convivente con il padre e la madre, si sarebbe reso autore di episodi violenti e aggressivi, che hanno reso la vita dei genitori un tormento per le continue richieste di denaro. Secondo quanto accertato dai carabinieri della compagnia di Nicosia, negli ultimi due anni il padre, Vito Meli, 69 anni, è stato più volte picchiato e aggredito fisicamente con calci e pugni. Nel marzo del 2013 il giovane aggressore era già stato ritenuto responsabile di danneggiamenti in casa. In quella circostanza, infatti, rientrando nella propria abitazione in pieno stato di agitazione, si era scagliato contro i mobili di casa, fino ad aggredire il padre. Successivamente si sono verificati altri episodi, non denunciati dai genitori.

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Ieri l’ultima aggressione. Rientrato in casa, ha cominciato a chiedere ancora dei soldi. L’anziano padre ha negato la somma al figlio, scatenando l’ira di quest’ultimo che lo ha aggredito con violenti calci al petto e all’addome. L’anziano si è accasciato per terra sanguinante ed è stato poi trasportato all’ospedale di Enna. Il giovane, accortosi dell’arrivo dei carabinieri, si è chiuso nel bagno di casa, ma i carabinieri della stazione di Regalbuto, prontamente intervenuti sul posto, dopo diversi tentativi, sono riusciti a convincere il trentenne ad aprire la porta e consegnarsi. Dopo le formalità di rito, Enrico Meli è stato tratto in arresto, in quanto ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. Condotto presso le camere di sicurezza della compagnia dei carabinieri di Nicosia è ora in attesa di giudizio direttissimo. Per l’anziano padre, visitato e curato dai sanitari dell’ospedale di Enna, una prognosi di venti giorni per policontusioni in tutto il corpo.

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07 Luglio 2014, 16:00

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