17 Novembre 2014, 14:51
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CATANIA – Quello di ieri era un derby assolutamente da vincere, e invece il Catania se n’è tornato a Torre del Grifo con un solo punto. Rispetto a come si era messa la partita dopo appena venti minuti di gioco, è un punto sicuramente guadagnato, ma il risultato maturato al “Provinciale” è l’ennesima mazzata alle ambizioni di immediato ritorno dei rossoazzurri nella massima serie, anche se le squadre che si trovano davanti a quella di Beppe Sannino non si sono allontanate più di tanto, in termini di punti di distacco. Nel gruppo di dieci squadre che precedevano il Catania prima della quattordicesima giornata, infatti, solo il lanciatissimo Carpi e il Livorno sono riuscite a vincere e di conseguenza ad allungare sugli etnei, i quali possono addirittura vedere il bicchiere mezzo pieno, avendo rosicchiato un punticino rispetto ad Avellino, Lanciano, Bologna e Pro Vercelli. I punti di distacco dalla zona playoff restano sei, quelli dalla zona “promozione diretta” sono diventati nove, ma è pur vero che si è accorciata alle spalle dei rossoazzurri.
La vittoria ottenuta dal Vicenza al “Partenio”, e persino quelle di Latina e Crotone, ovvero le due squadre che chiudevano la classifica fino alle 15 di ieri, fanno sì che il Catania abbia un solo punto di vantaggio sulla zona playout e tre sul terzetto di squadre che, se il campionato fosse finito nello scorso weekend, sarebbero retrocesse in Lega Pro. Un motivo in più per dire che gli etnei avrebbero dovuto puntare solo alla vittoria nello scontro con i granata di Boscaglia, capaci però di mandare letteralmente in tilt il sistema rossoazzurro nel primo tempo, prima di calare e lasciare la scena a Leto e compagni. Si tratta del secondo punto ottenuto dal Catania in trasferta dall’inizio del campionato, con una vittoria lontano dal “Cibali” che manca ormai dallo scorso maggio, quando la squadra allora allenata da Pellegrino portò a casa l’inutile successo sul campo del Bologna, nel giorno in cui divenne ufficiale il verdetto relativo alla retrocessione catanese.
In soccorso del Catania, in questo senso, arriva il calendario, che per sabato prossimo propone la sfida del “Massimino” contro il Latina, che è sì reduce dalla pesante vittoria interna contro il Lanciano, ma che rappresenta comunque la penultima forza del campionato. Sulla carta si tratterebbe di carne facile da azzannare per un Catania che in casa vola, come testimoniano le quattro vittorie ottenute nelle ultime cinque gare interne, ma sarà necessario mantenere la concentrazione e la tenuta mentale per tutti i 90 minuti, cosa che non è accaduta in particolare nelle ultime due gare. Contro il Varese, dieci giorni fa, si è infatti visto un Catania stellare nella prima frazione e una formazione letteralmente svuotata, forse sicura di aver ormai portato a casa il bottino, dopo l’intervallo. Al contrario, ieri al “Provinciale” si è visto il peggior Catania della stagione nel primo tempo, mentre nei secondi 45 minuti è venuta fuori sicuramente la miglior versione dei rossoazzurri lontano da casa, almeno in questo campionato. E in ulteriore soccorso della propria squadra, arriva anche il ritorno di Emanuele Calaiò dopo il turno di squalifica, scontato proprio ieri a Trapani.
Inutile dire che unendo il primo tempo contro il Varese e il secondo di Trapani verrebbe fuori il Catania perfetto, ma è altrettanto inutile dire che i cali di concentrazione, uniti forse a una preparazione fisica non condotta al meglio dallo staff di Pellegrino durante il ritiro, stanno costando troppi punti ai rossoazzurri. Una vittoria con il Latina varrebbe doppio, per allontanerebbero gli etnei dalla zona rossa della classifica e potrebbero fare da trampolino verso zone più consone alle aspettative pre-stagionali: scontri diretti come Frosinone-Livorno e Spezia-Bologna porteranno punti almeno a due rivali del Catania nella caccia ai play-off. Ma prima il Catania deve vincere, e stavolta più di altre volte non può farne a meno.
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17 Novembre 2014, 14:51