Per Catania è la fine di un incubo: comincia l'era di Ross Pelligra

Per Catania è la fine di un incubo: comincia l’era di Ross Pelligra

L'arrivo dell'imprenditore etneo-australiano rilancia ambizioni ed entusiasmo di una piazza umiliata per troppo tempo.

CATANIA. Una svolta destinata a scrivere una intensa pagina di Storia per i colori rosso e azzurro. L’ingresso a tutto campo della holding Pelligra Group Pty Ltd, segna lo spartiacque definitivo tra la burrasca del passato recentissimo ed un presente certamente tutto da scrivere ma che lascia presagire la fine di quel “vivere alla giornata improvvisando” che ha cancellato senza alcun ritegno titolo, matricola e rispetto.

Il Calcio Catania riparte dall’imprenditore etneo-australiano Ross (Rosario era il nome del nonno) Pelligra. La sua holding spazia nel campo della progettazione urbana ed edilizia: sede a Australia, per l’appunto, con ramificazioni in Cina, India e Filippine. Ma quella di Pelligra per lo sport è una passione che lo ha portato ad investire non solo nel calcio ma anche nel basket (di queste ore l’acquisizione del Varese) hockey su ghiaccio e baseball. Eppure, al di là della forza prettamente economica che accompagna il Gruppo Pelligra, ciò che ha riacceso gli animi dell’ambiente rossoazzurro sono state quelle parole precise e chirurgiche rilasciate nell’intervista raccolta dal collega Peppe Di Stefano per Sky Sport: “Sono fermamente convinto delle potenzialità della città di Catania, che ha un grande fascino internazionale, e delle rilevanti prospettive del club: ne ho discusso a lungo con dirigenti ed ex calciatori che conoscono bene il calcio italiano, come Mark Bresciano e Vincent Grella che sono e saranno al mio fianco”.

Dichiarazioni che rappresentano un vero e proprio manifesto d’intenti. Si riparte da qui. In attesa che la Federazione ratifichi ufficialmente la decisione dell’amministrazione comunale.
E se da Palermo la cessione delle quote societarie alla City Football Group, holding controllata dallo sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan, proprietario del Manchester City ha già avviato un’operazione di investimento in grande stile, da Catania è arrivata una risposta immediata che va ben oltre il campanilismo: e che va incontro ad un forte bisogno di rilancio del calcio siciliano.
E le basi, ora, ci sono tutte.

Per Catania, è la fine di un incubo. La fine di bandi andati deserti e di interlocutori rivelatisi farlocchi. 
Adesso, riportateci in un campo di calcio. Riconsegnateci il rito della partita senza stare a pensare a vicende di tribunali e di debiti.
Il peggio sembra essere passato: serve solo far tornare a rotolare un pallone sull’erba verde di un campo di calcio.
Ed anche se è Serie D, caro Pelligra è da qui che si ricomincia per riavere indietro quella dignità che hanno provato in tutti i modi a infangare.


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