Calciopoli e Cara di Mineo |Salvi in Commissione Antimafia - Live Sicilia

Calciopoli e Cara di Mineo |Salvi in Commissione Antimafia

Il neo procuratore generale di Roma, Giovanni Salvi ha risposto alle domande dei componenti dell'organo parlamentare. Sull'inchiesta "I Treni del Gol", il magistrato ha assicurato che "sarà un processo breve". Sulla gestione del Cara, invece, secondo le indagini non "emergono interessi del crimine organizzato".

L'audizione
di
1 min di lettura

CATANIA – Calcio Catania e gestione Cara di Mineo. Questi i due argomenti affrontati ieri sera nel corso di una lunga audizione dal procuratore della Repubblica di Catania, Giovanni Salvi (nominato Procuratore Genarale di Roma) alla Commissione Antimafia presieduta da Rosy Bindi. Sull’inchiesta “Treni del Gol” il magistrato avrebbe ribadito che l’attenzione – come riportano le agenzie stampa – si è concentrata “su 5-6 partite e su questo – ha detto Salvi – vogliamo concludere. Abbiamo raccolto materiale che va sviluppato. Ma questo processo si concluderà rapidamente. Ci saranno altri sviluppi – ha aggiunto – sulla base del materiale raccolto, delle intercettazioni e di quanto sequestrato”. A casa di Impellizzeri la Digos ha trovato una cospicua somma di denaro in contanti, oltre a una sorta di libro mastro delle scommesse.

Sulla gestione del Cara di Mineo, il Procuratore Salvi ha evidenziato come dalle indagini “non emergono interessi a un condizionamento diretto delle attività da parte di organizzazioni criminali. Emergono interessi, invece, – aggiunge – a trarre profitto dal grande flusso di denaro pubblico”. “I tempi di questo lavoro di indagine non sono brevi, anche perché abbiamo acquisito molto materiale, anche grazie a quello trasmesso dalla Procura di Roma e altro ottenuto attraverso perquisizioni. Su questo dobbiamo lavorare”.

I componenti della Commissione Antimafia hanno chiesto a Salvi in merito alla possibilità che gli sbarchi diventano via di transito per i terroristi dell’Isis. Approdi molto numerosi a Catania, sono 3000 i migranti arrivati – secondo i dati della Capitaneria di Porto – nel solo mese di giugno. Giovanni Salvi è stato senza filtri: “Non ho alcun elemento che indichi che i barconi portano combattenti islamici. Tuttavia i soggetti radicalizzati in zone di conflitto possono diventare oggetto di reclutamento anche attraverso il web una volta arrivati in Europa. E’ un pericolo significativo e occorre identificarli”.

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI