Cronaca

Calì, il catanese rapito: “Un genio capace di guardare oltre”

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03 Giugno 2021, 13:50

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CATANIA – “Non posso non sottolineare il garbo, lo stile, la signorilità. Uomo capace, un grande tecnico”. Giuseppe Castiglione, contattato da LiveSicilia, è in piena apprensione per il rapimento di Vanni Calì, prima dirigente esterno e poi consulente della Provincia regionale di Catania. L’ex (e ultimo) presidente dell’Ente che è stato sostituito dalla Città metropolitana, ha un ricordo chiaro degli anni trascorsi al suo fianco: “Un personaggio geniale, uno di quelli che faceva da valore aggiunto: proprio come dovrebbero essere tutti i dirigenti esterni all’Amministrazione”.  Un uomo “caparbio, uno che offriva soluzioni e non creava problemi. Il dirigente che tutti gli amministratori vorrebbero al loro fianco”. 

Castiglione, al momento, non può fare altro che snocciolare i meriti di un professionista che non ha mai smesso di lavorare, neanche dopo la pensione. “Ha dimostrato – ci dice – grandi capacità di pianificazione, appunto perché capace di guardare oltre. Prima di me la pianificazione territoriale era trascurata, ma con lui abbiamo dato un impulso molto importante, grazie anche al coinvolgimento dei consiglieri provinciali. Il piano della mobilità, con lui, fu davvero all’altezza della Provincia. Lui è stato l’ispiratore”.

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“La sua grande passione era quella di risolvere problemi difficili, una specialità”, insiste ancora il già presidente della Provincia e due volte sottosegretario all’Agricoltura con Matteo Renzi e Paolo Gentiloni. “Speriamo, chiaramente, di averlo presto tra di noi – continua Castiglione – Ci stringiamo tutti alla famiglia. L’entusiasmo travolgente che lui dava a noi speriamo di poterlo trasmette a lui affinché possa superare questo difficile momento”.

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03 Giugno 2021, 13:50

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