25 Giugno 2013, 19:56
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CALTAGIRONE. Era giunto in condizioni disperate all’ospedale Gravina Santo Pietro di Caltagirone il ventinovenne di origine biancavillesi, Carmelo Viaggio, deceduto nella giornata di ieri. La diagnosi medica sulle condizioni dell’uomo era scattata dall’ipotesi di un morso di zecca: immediatamente dopo si è constatato che si trattava, in realtà, di polmonite bilaterale. Il 29enne, infatti, sarebbe stato sottoposto ad una cura indicata per infezione da puntura di zecca ma l’aggravarsi del quadro clinico nella giornata di ieri ha richiesto il trasferimento presso una struttura attrezzata di reparto di rianimazione. Da lì, la necessità di essere trasferito presso il reparto di rianimazione di Caltagirone con l’ausilio di un elisoccorso. Il giovane giunto come detto nel calatino in condizioni ormai disperate sarebbe morto appena 30 o 40 minuti dopo il ricovero nella struttura. Mistero sulle cause della polmonite bilaterale. Nella notte è cominciata a girare la voce che il decesso fosse attribuibile ad un caso di H1N1 condizione che, seppur non esclusa, non viene confermata dal nosocomio calatino che, a seguito del decesso ha iniziato i controlli previsti dalle procedure.
La salma non è stata sottoposta a sequestro delle autorità giudiziaria ed è stata consegnata ai familiari. Non è stato disposto l’esame autoptico sul corpo dello sfortunato 29enne poichè per la verifica del virus H1N1 non era necessario: i tamponi sono stati, infatti, già inviati a Catania per essere analizzati. I sanitari del nosocomio calatino restano cauti ed invitano ed evitare inutili allarmismi. I protocolli messi in campo in questi casi garantiscono piena sicurezza sia all’interno sia all’esterno della struttura. Nel frattempo nessuna notizia ufficiale giunge dall’Ospedale Gravina.
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25 Giugno 2013, 19:56