21 Luglio 2023, 10:31
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CALTANISSETTA – Un osservatorio “fascista” sulle attività dei magistrati, con componenti “occulti” per colpire “giudici non graditi”, puntando sull’avallo di “altissimi livelli del potere Esecutivo”. La Dda di Caltanissetta, guidata dal Procuratore Salvatore De Luca, ha eseguito perquisizioni e arresti domiciliari a carico di esponenti noti del mondo legale e dell’estrema destra. “Vicende complesse e assai delicate”, dicono gli inquirenti.
False informazioni al pubblico ministero in un procedimento per il delitto di strage, è l’accusa che ha fatto scattare gli arresti domiciliari per l’avvocato Stefano Menicacci, indagato con Domenico Romeo, accusato, quest’ultimo, per un episodio in concorso.
Un capo d’indagine contiene l’accusa di associazione per delinquere e violazione della Legge Anselmi sulle associazioni segrete. Sono scattate le perquisizioni a carico di Adriano Tilgher, “esponente di spicco – scrivono i magistrati – della disciolta organizzazione Avanguardia Nazionale, condannato nel 1981 per riorganizzazione del partito fascista”. Perquisite anche le case dell’avvocato Saverio Ingraffia e di Francesco Scala, docente universitario. “Le due vicende – sottolineano i magistrati – non sono collegate, se non parzialmentee solo da un punto di vista probatorio”.
Il progetto fascista contro alcuni magistrati, scoperto dalla Dda di Caltanissetta, prevedeva la richiesta di appoggio “di altissimi livelli del potere Esecutivo e di altri – sottolinea la Procura – avallo che gli associati affermano, nei loro colloqui, di avere già ottenuto”. Nessun esponente delle Istituzioni però è indagato, precisano i pm. L’inchiesta nasce nell’ambito degli accertamenti su presunti interessi dell’eversione nera nella realizzazione della strage di Capaci.
Il nome di Stefano Menicacci, l’avvocato 91enne finito ai domiciliari, entra ed esce da decenni nelle inchieste delle Procure di mezza Italia, come ha ricostruito l’agenzia Ansa. Ex deputato missino, difensore storico dell’eversore nero Stefano Delle Chiaie: nelle scorse settimane la corte d’Assise di Bologna ha inviato alla procura del capoluogo i verbali della sua deposizione al processo sulla strage del 2 agosto del 1980 perchè si valutasse se avesse mentito in aula. Menicacci, originario di Foligno, in provincia di Perugia, tra l’altro venne indagato nell’inchiesta sui cosiddetti Sistemi Criminali della Procura di Palermo, poi archiviata, su un presunto golpe che avrebbe visto protagonisti negli anni ’90, in un tentativo di destabilizzazione del Paese, Cosa nostra, massoneria deviata, pezzi di Stato ed eversione nera.
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21 Luglio 2023, 10:31