Camera di Commercio e la |querelle lunga sette mesi

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06 Ottobre 2014, 08:13

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CATANIA – La storia.  Il 19 marzo di quest’anno c’era stato guizzo di vita grazie alle elezioni che avevano portato all’insediamento del Consiglio camerale. Ma fu un nulla di fatto. In 12 fecero mancare il numero legale e procedere all’elezione del presidente fu impossibile. Due i nomi che sembravano più probabili: Domenico Bonaccorsi di Reburdone presidente di Confindustria Catania e Salvatore Bonura presidente della Cna che il 2 aprile subentrò ad Enzo Taverniti come presidente della Sac SpA.

Fu un nulla di fatto anche il secondo Consiglio del 7 aprile e poi l’apertura delle ostilità tra Confcommercio e Confindustria – che non si erano messi d’accordo sul numero dei componenti in giunta e sul nome del presidente – con le dimissioni dei 12 consiglieri della cordata di Confcommercio (Fedarcom, Confersercenti, Coldiretti e Cidec sostenuti da Cia e Confagricoltura). Non ostilità, ma guerra vera e propria a suon di esposti, ricorsi promessi, accuse velate e non di voti di scambio e conferenze stampa a spron battuto.

Ma i numeri non c’erano e non si trovarono. E tutto l’incartamento arrivò all’assessore regionale alle Attività Produttive, Linda Vancheri, che il 14 aprile impose 12 nomine di sostituzione. La cordata di Confcommercio Catania quei nomi li comunicò alla Regione a metà maggio (il 14, garantì il presidente Galimberti) e da allora fu silenzio sul Consiglio camerale e sul futuro della Camera di Commercio, tuttora priva dei suoi organi apicali.

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06 Ottobre 2014, 08:13

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