Camere di commercio, Lo Bello: | “Controlli a tappeto sugli iscritti”

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10 Marzo 2016, 16:30

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PALERMO – Camere di commercio sempre più nel caos. L’assessore regionale alle Attività produttive Mariella Lo Bello ha chiesto controlli a tappeto sul numero degli iscritti delle associazioni che compongono gli enti in Sicilia. Lo ha fatto prendendo carta e penna per scrivere ai commissari chiamati dal governo nazionale a traghettare le Camere di commercio verso il completamento della riforma. La nuova normativa prevede che le vecchie sedi provinciali si fondano in tre grandi enti. La fusione riguarderà gli organismi di Palermo e di Enna; Agrigento si unirà a Caltanissetta e Trapani; la terza Camera di commercio metterà insieme gli enti di Catania, Ragusa e Siracusa. Resta per il momento fuori Messina.

La richiesta della Lo Bello nasce da una serie di segnalazioni giunte sul tavolo dell’assessorato, con le quali alcune imprese hanno fatto notare di risultare erroneamente iscritte ad associazioni alle quali non avevano in realtà mai aderito. A sollevare il caso delle iscrizioni fantasma, per prima, era stata Confcommercio Palermo. L’associazione presieduta da Patrizia Di Dio, dopo aver chiesto l’accesso agli atti nell’ambito del rinnovo degli organismi della Camera di commercio di Palermo ed Enna, ha presentato una denuncia/querela alla procura della Repubblica. L’associazione di via Amari avrebbe ”riscontrato gravi anomalie” in particolare sul numero di associati comunicato da Confimpresa Euromed. Ma a occuparsi delle iscrizioni fantasma c’è anche la procura di Catania, dove nel mirino è finita anche l’associazione Fapi, riporta oggi il quotidiano.

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Numeri che, trasformandosi in seggi da assegnare alle associazioni nel consiglio alla Camera di Commercio, potrebbero avere un peso determinante nell’elezione della nuova giunta e, quindi, del nuovo presidente dei tre nuovi enti. Un momento delicato che ha spinto, dunque, l’assessore Lo Bello a chiedere di verificare una per una le iscrizioni comunicate dalle associazioni, per non avendo alcun potere diretto nei confronti dei tre commissari nominati dal governo nazionale.

Il tema della guerra delle camere di commercio siciliane è anche oggetto di un’interrogazione parlamentare presentata ieri dai senatori del Movimento 5 Stelle Gaeti, Bertorotta, Giarrusso, Santangelo al ministro per lo Sviluppo Economico. Un atto ispettivo in cui tra l’altro si parla di “diverse e ripetute gravi violazioni e vicende opache”, si lamenta come lo slittamento sine die della costituzione delle nuove Camere consenta “il mantenimento della carica senza alcun limite temporale agli attuali organismi”, si auspica la “destituzione o sospensione” di Antonello Montante, in ragione dell’indagine della procura nissena per concorso esterno in associazione mafiosa, dalle cariche che ricopre nel sistema camerale, e si critica l’inerzia di Mariella Lo Bello. Che nello stesso giorno risponde con la richiesta di controlli a tappetto su tutti gli iscritti. 

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10 Marzo 2016, 16:30

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