12 Febbraio 2018, 19:36
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PALERMO – Sandro Casuccio ha 45 anni e dieci mila chilometri sulle spalle. Anzi, nei piedi. Ha percorso il Cammino di Santiago di Compostela per dodici volte. Perché? Lo ha vissuto come “momento di ascolto e di crescita personale per migliorarsi passo dopo passo, continuamente”. Il suo motto: “Si può attraversare l’oceano in barca a remi. Basta crederci e volerlo”.
E cammina, cammina tanto lungo le Vie di San Francesco e degli Abati, e la Magna Via Francigena. Non tutti lo sanno, ma si può anche camminare in Sicilia. Il percorso, come si legge nel sito ufficiale, “inizia di fronte alla Cattedrale di Palermo e seguendo Corso Calatafimi raggiunge Monreale e la sua Cattedrale, camminando fianco a fianco con l’Itinerarium Rosaliae. Da qui, attraversata la valle, si supera la Conca d’Oro e si giunge alle colline di Santa Cristina Gela ed al lago di Piana degli Albanesi. La via prosegue per le distese di grano verso il Santuario di Tagliavia e verso Corleone, raggiunta la quale si inoltra verso Prizzi. Si entra nel borgo dei Sicani dopo aver girato attorno al lago artificiale e da qui si prosegue verso la Riserva Naturale di Monte Carcaci per giungere a Castronovo di Sicilia, centro geografico della Magna Via. Il percorso da qui segue il corso del fiume Platani, passando da Cammarata e San Giovanni Gemini, fino a tagliare la ferrovia, la Statale ed inerpicarsi verso la rocca di Sutera. Sotto la mole di San Paolino la via prosegue toccando i borghi rurali di Campofranco, Milena e Racalmuto e raggiunge il centro di Grotte, piccolo centro abitato dell’agrigentino. Le ultime tappe ci portano a superare il Platani e raggiungere il borgo minerario di Comitini e di Aragona per finire con il centro di Joppolo Giancaxio. L’ultimo tratto di campagna raggiunge la rocca imponente di Agrigento, la sua Rupe Atenea e si affaccia sul mar Mediterraneo e sulla Valle dei Templi.”
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12 Febbraio 2018, 19:36