Cronaca

L’avvocato massone, l’incontro con “Iddu”: i segreti del latitante

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20 Gennaio 2023, 16:06

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Tra le tante case perquisite nella caccia ai segreti di Matteo Messina Denaro ce n’è una che spicca più di altre. I carabinieri sono andati a casa dell’ex avvocato Antonio Messina, in via Selinunte, a Castelvetrano, di fronte alla casa di Salvatore Messina Denaro, fratello del boss.

Perquisite anche l’abitazione estiva del legale, a Torretta Granitola, sul litorale di Mazara del Vallo, nei pressi della sede dello Ias Cnr, e un altro immobile in via Galileo Galilei, a Campobello di Mazara.

Messina, 74 anni, nel 2019 finì agli arresti domiciliari. Non era la prima volta che si misurava con i guai giudiziari. Fu condannato per traffico di droga negli anni Novanta. Assieme a lui erano imputati l’ex sindaco del Comune di Castelvetrano Antonio Vaccarino, e pezzi grossi come Nunzio Spezia e Franco Luppino, fedelissimi del latitante.

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Messina fu radiato dall’ordine professionale. Gli era piovuta addosso un’accusa pesantissima, quella di essere stato il mandante dell’omicidio del giudice Giangiacomo Ciaccio Montalto. Un delitto costato l’ergastolo a Totò Riina e Mariano Agate. Messina fu scagionato.

La presenza di Messina, anziano massone, nel 2019 fu intercettato mentre parlava con Giuseppe Fidanzati, uno dei figli di Gaetano Fidanzati, boss dell’Acquasanta, oggi deceduto, che aveva fatto di Milano la sua seconda città e la base operativa dei traffici di droga.

I due facevano riferimento ad un «ragazzo» di Castelvetrano, identificato in Francesco Guttadauro, nipote del cuore di Matteo Messina Denaro. In particolare Fidanzati ricordava di un incontro avvenuto alla stazione di Trapani con «Iddu» (lui ndr) che si era fatto accompagnare a bordo di una Mercedes da un certo «Mimmu». Non è chiaro se «Iddu» sia riferito a Guttadauro o, come invece sospettarono gli investigatori, a Messina Denaro.

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20 Gennaio 2023, 16:06

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