09 Aprile 2022, 18:16
3 min di lettura
PALERMO – Cancelleri apre a Lombardo per la corsa a Palazzo d’Orleans e si ritrova bombardato da una grandinata di critiche. Compagni di partito e alleati. Ma andiamo con ordine. Tutto parte dalle dichiarazioni rilasciate dal sottosegretario pentastellato all’agenzia LaPresse. Il tema sono le manovre di allargamento al centro. “Quali sono le forze di centro a cui pensiamo? Ci sarebbero gli autonomisti di Raffaele Lombardo, anche se mi pare di capire che loro stanno continuando a guardare a destra. Per altro ad una destra che continua ad essere non inclusiva ma disgregativa. Noi abbiamo la responsabilità di aggregare la Regione, quindi a chi vorrà dialogare con noi diciamo: siamo aperti. Lo diciamo anche agli autonomisti di Lombardo”, dice Cancelleri. “Vorrei allargare alle forze di centro, ma non a Cuffaro, credo che non possa avere un percorso in comune con noi. L’ho sempre escluso e continuerò ad escluderlo”, conclude Cancelleri.
Parole che scatenano inevitabili polemiche. In primo luogo dentro il Movimento che in queste ore si trova alle prese con la delicatissima fase legata alla nomina del referente regionale. E le reazioni non si lasciano attendere. “Un’opzione personale mai affrontata con il Movimento regionale, mai discussa. Lombardo governa con Musumeci questa Regione, se vogliamo essere un’alternativa non possiamo che starne alla larga”, commenta ai microfoni di Live Sicilia il deputato regionale Luigi Sunseri.
L’eurodeputato Dino Giarrusso coglie la palla al balzo per riprendere la battaglia sullo stato di salute della democrazia interna ai pentastellati. “Un copione già visto e francamente noioso e insulso. Qualunque tipo di eventuale decisione del genere non può che essere collegiale, e andrebbe comunque pro a discussa con la nostra base. Invece, come al solito, qualcuno si alza e dice che “noi” abbiamo cambiato idea, come quando una mattina -senza avere discusso con nessuno- ha detto che adesso vogliamo il ponte di Messina, facendo arrabbiare tutti i nostri parlamentari, da Toninelli in giù. Anche su un argomento così delicato, come eventuali alleanze per le regionali, pensare di scavalcare la base e tutti i portavoce è sintomo di una concezione proprietaria del movimento e di una arroganza senza limiti, che ha francamente stancato. Sono contento che anche Sunseri la pensi così, e mi chiedo che ne dirà Conte”, dice Giarrusso a Live Sicilia. E il dibattito, inevitabilmente, coinvolge gli alleati.
Non si lascia attendere il commento di Fava che fissa dei paletti invalicabili. “Leggo da un’agenzia che Cancelleri vorrebbe aprire a Lombardo per le regionali. Mi sembra una proposta confusa e irricevibile. Il perimetro della coalizione di centrosinistra ha un limite politico invalicabile: le forze politiche che hanno sostenuto il governo Musumeci in questi anni. E Raffaele Lombardo, con i suoi assessori e le sue nomine di sottogoverno, è stato sempre organico alla maggioranza di centrodestra. Qualcuno spieghi a Cancelleri cosa è accaduto in Sicilia in questa legislatura”, spiega il deputato Claudio Fava unico nome certo per la corsa alle primarie del centrosinistra. Insomma la coalizione progressista sembra compatta nell’intenzione di allargare il campo, il nodo da dirimere rimane a chi e secondo quali criteri.
Pubblicato il
09 Aprile 2022, 18:16