22 Novembre 2017, 16:51
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PALERMO – Una maxi-gara da quattro miliardi e mezzo per l’acquisto di farmaci in Sicilia è stata bandita dalla Centrale unica di committenza della Regione. Il decreto è stato pubblicato due giorni fa. E in questi giorni la “Consip” siciliana ha anche aggiudicato la prima gara regionale per l’acquisto di cancelleria. Per la prima volta, quindi, la gigantesca macchina dell’amministrazione regionale acquista in un unico lotto carta, penne e compagnia bella. Anzi, per la precisione in due lotti, uno per la carta, se l’è aggiudicato un’azienda di Bari, e uno per tutto il resto, l’ha sputata un’azienda romana. In tutto una fornitura da 2 milioni 840 mila euro per tre anni, spiega il dirigente Fabio Damiani, “con un ribasso del 29 cento, quindi con un risparmio di un milione e 253mila euro rispetto alla base d’asta che era stata calcolata sui fabbisogni dei dipartimenti e i prezzi a cui precedentemente acquistavamo questo materiale”.
Insomma, l’attività della Centrale unica di committenza del Dipartimento Bilancio va avanti. Ricorsi permettendo. Una decina di giorni fa LiveSicilia riportava la notizia dello stop al bando per i pannoloni, con i rilievi dei giudici del Tar che criticava l’esclusione dei “piccoli” in favore delle maxi-aziende. Altro flop per la gara da 163 milioni per i servizi di ristorazione, anch’essa fermata dal Tar. In genere si può dire che fin qui il cammino della centrale sia stato disseminato da diversi ostacoli, inclusi gli scontri di natura politica che videro contrapposti, proprio sull’attività della centrale, il presidente Rosario Crocetta e l’assessore Alessandro Baccei, col governatore che accusava il sistema Consip di penalizzare le imprese siciliane in favore dei colossi nazionali.
La gara dei pannoloni, fa sapere Damiani, sarà ripubblicata aumentando i lotti (cioè parcellizzando la spesa, che poi è un po’ l’opposto del criterio che sta alla base della Centrale unica d’acquisto), che è quanto già fatto per il bando sui servizi di pulizia negli ospedali e nelle Asp che scade il 7 dicembre. In compenso nei giorni scorsi il Cga ha ribadito la decisione del Tar che aveva respinto una richiesta di sospensiva avanzata da un’azienda per un’altra gara, quella da 40 milioni per lo smaltimento dei rifiuti sanitari pericolosi. Di due giorni fa, infine, anche la pubblicazione di una gara per defibrillatori e pace maker destinati alle aziende sanitarie siciliane per 34,5 milioni .
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22 Novembre 2017, 16:51