18 Gennaio 2018, 11:53
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ROMA – “Giulia Bongiorno si candida come capolista della Lega in diversi territori del Paese”. Lo annuncia Matteo Salvini presentandosi in una conferenza stampa a Montecitorio con l’avvocato penalista palermitano che difese Giulio Andreotti e che è stata presidente della commissione Giustizia della Camera. “E’ – spiega Salvini – il segno di una Lega che cresce, coinvolge, punta su professionalità della realtà civile soprattutto nel campo della difesa della sicurezza, dei diritti delle donne, della riforma della Giustizia”.
“Sono emozionata di riprendere questo percorso, contenta di un’interlocuzione continua con Salvini. Voglio un’Italia con meno contumaci, perché ci si deve mettere la faccia, e con più regole che ci garantiscono la libertà”, sostiene Bongiorno. “Mi sentivo un po’ contumace. Portavo avanti battaglie seduta nel mio ufficio. Ma se non si è in Parlamento le cose si dicono ma non si fanno. A tutto pensavo tranne che potessi correre con Salvini. Ma negli anni mi esprimevo e mi si diceva che la mia posizione era interessante, ‘ma dovevo stare attenta, perché quello che dicevo io lo diceva anche Salvini'”.
“Di Salvini – dice ancora Bongiorno – mi ha colpito la nitidezza di idee in tema di sanzioni e di regole. In questo Paese si fanno norme slabbrate che poi il magistrato interpreta come vuole. Chi le scrive non ha calpestato la polvere dei tribunali. Pensiamo alla legge sullo stalking: era stata svuotata per un errore da un provvedimento del ministro Orlando… Abbiamo dimenticato totalmente che cosa sia una sanzione. Se fai un omicidio e ti beccano in flagranza rischi di avere uno sconto di pena. Io – puntualizza – non ho ansia di libertà. Sono favorevole a regole, sanzioni e divieti. Suona antico? No, suona buono. E’un deterrente per i futuri reati e così evitiamo di importare immigrazione”. “Lo dicono alcuni magistrati che l’Italia sia diventata una sorta di Paese della cuccagna per i delinquenti che arrivano da tutte le parti. Il delinquente non è stupido: preferisce l’Italia perché trova impunità e sconti di pena garantiti dalla cosiddetta ‘lavanderia giudiziaria’”, insiste la Bongiorno. Ed assicura impegno anche in tema di immigrazione e di tutela delle donne, italiane ed immigrate”. “Quella di Giulia Bongiorno – ha spiegato Salvini – è una delle candidature di cui ho parlato di persone esterne alla Lega che ne hanno sposato il programma. La ringrazio per aver accettato la sfida”. (ANSA).
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18 Gennaio 2018, 11:53