05 Settembre 2014, 15:45
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CATANIA – “La Sidra proceda al rimborso dei cittadini catanesi”. Lo chiede a gran voce il circolo del Prc “Olga Benario” che torna sull’affaire Sidra dopo avere appreso di “un cospicuo versamento da parte del Comune per debiti precedenti” in favore della partecipata. Il rimborso si riferisce alle somme che la Sidra, dopo la sentenza della Corte Costituzionale 335/2008, deve restituire ai cittadini catanesi. La partecipata, infatti, è stata costretta ad annullare la quota canone “fognature e depurazione”, fatte pagare nel biennio 2006 -2008 ai cittadini catanesi che, di fatto, non usufruiscono di questo servizio.
La ratio della sentenza è semplice: chi non fruisce di un servizio non lo deve pagare. I rimborsi riguardano circa l’80% dei catanesi. Il perché è presto detto: questi sono i numeri relativi agli abitanti non allacciati alla rete fognaria. Un numero elevato di cittadini che da sei anni attende invano il rimborso. Luca Cangemi, esponente del circolo “Olga Benario”, sottolineando come le somme in questione consentirebbero ai catanesi, che vivono i morsi della crisi economica, di prendere una boccata d’ossigeno “in termini di liquidità”, non esclude il ricorso ad azioni legali se la situazione dovesse perdurare.
Eppure dalla partecipata del Comune tutto tace. Domenico Stimolo si chiede: “Che fine hanno fatto questi soldi?” e legge una comunicazione ufficiale che il Forum catanese acqua bene comuna ha ricevuto nel 2012 da parte del Consorzio Ato 2. “Dalle comunicazioni pervenute dalla Sidar spa si evince che la stessa, ha riscosso, da utenti non allacciati, né alla fognatura né alla depurazione, la complessiva somma di 17.776.527.29, somme che, per espressa previsione e secondo le modalità contenute nel D.M. 30/09/2009, devono essere restituite agli aventi diritto”. Ma la Sidra non è la sola destinataria della richiesta.
Trattandosi di una partecipata del Comune, il circolo Prc chiede un intervento del sindaco. “L’amministrazione è silente, Bianco nulla dice e nulla fa”, dice Stimolo nel chiedere una presa di posizione da parte del primo cittadino. E l’intervento dell’esecutivo viene chiamato in causa da Cangemi e Stimolo anche in riferimento a un’altra situazione denunciata dal circolo Prc: “il gravissimo stato di blocco degli enormi finanziamenti, destinati a Catania e provincia, per la realizzazione delle infrastrutture fognarie per oltre 600 milioni di euro”. Si tratta di somme stanziate dal Cipe nell’aprile del 2012 “per l’estensione della rete fognaria e per opere legate alla depurazione” che il territorio rischia di perdere in assenza di “progetti cantierabili”.
Al momento soltanto il 4% dei fondi è stato utilizzato e c’è tempo fino al 30 di settembre per presentare progetti cantierabili, pena la perdita dei finanziamenti e pesanti sanzioni da parte dell’Europa. In assenza di un intervento, aggiungono Cangemi e Stimolo, “ci troveremo davanti all’ennesima opportunità mancata anche in termini di occupazione”.
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05 Settembre 2014, 15:45