25 Aprile 2013, 10:52
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PALERMO – Adesso è ufficiale: la Vifracos non gestirà più il canile municipale di Palermo. La ditta corleonese aveva vinto un bando di gara aperto dal Comune per curare l’organizzazione della struttura di piazza Tiro a Segno per un periodo di otto mesi, dal 15 maggio a dicembre. Ma l’assessore comunale all’Ambiente, Giuseppe Barbera, aveva posto la vittoria sub iudice perché intenzionato a verificare “se la Vifracos ha superato le carenze della prima gara”. Evidentemente ciò non si è verificato perché la gara è stata invalidata.
Un primo periodo di gestione del canile la Vifracos lo aveva già effettuato dal 16 gennaio al 28 febbraio, ma Barbera aveva deciso di rescindere il contratto dopo che la Commissione Diritti degli Animali aveva scoperto che nel certificato camerale per il bando di gennaio l’azienda si era presentata come ditta di pulizie ed era stata pertanto ritenuta inidonea alla cura degli animali.
Dopo due settimane di incertezze, non senza qualche polemica sulle decisioni di Palazzo delle Aquile e dello stesso assessore, le associazioni animaliste erano subentrate alla ditta, occupandosi in via gratuita degli animali per una quindicina di giorni. Dopodiché Barbera aveva affidato sempre ai volontari, stavolta dietro rimborso spese, la gestione del canile per un paio di mesi, in attesa dell’esito del secondo bando di gara che però, come detto, è stato annullato.
A partire da maggio gli animalisti saranno supportati nel loro compito da una squadra di quelli che un tempo erano gli abituali custodi del canile: gli operai della Gesip. Dal 2 maggio, infatti, i lavoratori dell’ex partecipata rientreranno in servizio dopo i lunghi mesi di una vertenza sfiancante e potranno nuovamente mettere piede in piazza Tiro a Segno: “Ci saranno 21 addetti della Gesip, chiaramente già formati a suo tempo alla gestione di un canile, che manterranno la collaborazione con gli animalisti”, dice Barbera. Che poi riepiloga gli interventi sul canile in fase di realizzazione più o meno prossima: “Intanto partirà la ristrutturazione dell’impianto di piazza Tiro a Segno. Se ne era parlato più volte e finalmente è stato risolto l’errore nel Cig della gara che aveva bloccato tutto per qualche settimana. Fatta la gara, inizieremo il trasferimento dei cani, in parte in canili fuori città, in parte nell’ex mattatoio di Palermo. Altri cercheremo di darli in adozione. Una soluzione che al momento non possiamo usare è quella dei canili-satellite perché non sono risultati a norma”.
“Resta in piedi – prosegue Barbera – il progetto di un nuovo canile. Siamo in contatto con il Comune di Monreale e i funzionari della Regione addetti per costituire un consorzio tra Comuni che consenta la costruzione di un canile sovracomunale. Monreale ha molti più spazi a disposizione rispetto alla nostra città e noi potremo destinare l’area inizialmente prevista, quella di Bellolampo, all’emergenza rifiuti”.
Che il sistema di tutela e custodia degli animali vada profondamente rivisto è cosa nota da tempo. Soprattutto la carenza di personale degli ultimi mesi ha reso davvero difficile la convivenza tra le bestie. A febbraio un cane è morto a causa dei morsi dei suoi compagni di gabbia. L’associazione Lida aveva denunciato “le condizioni di sovraffollamento e inidoneità della struttura” annunciando un esposto in Procura. “Al momento ci sono condizioni di debolezza del personale – conferma l’assessore –. Sono in servizio tre operatori, di cui uno in malattia. Abbiamo chiesto il rafforzamento del personale e speriamo nel rientro al più presto degli operai Gesip. Purtroppo con due soli operatori la divisione dei turni non può essere ottimale e c’è stata se non erro una domenica in cui il canile è rimasto chiuso. Non si ripeterà”.
Conferme su un contesto a dir poco problematico arrivano dagli stessi volontari: “Spesso l’operatore comunale è uno solo – dice Alessandra Musso della Lida Palermo –. Non c’è neanche il portiere, soprattutto nei fine settimana. Una volta il veterinario ha aspettato mezzora fuori dal cancello d’ingresso perché noi eravamo impegnati nelle pulizie e nessuno gli ha aperto. I trasferimenti al momento sono fermi, ma almeno il Comune si è attivato per agevolare e sostenere economicamente le adozioni fuori Sicilia: prima le spese di viaggio erano a nostro carico, adesso ci pensa l’Amministrazione. Ma d’altro canto la mancanza di un numero sufficiente di operatori ha fatto saltare ultimamente le domeniche di adozione”.
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25 Aprile 2013, 10:52