07 Giugno 2013, 20:37
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PALERMO – Dopo una settimana dalla pubblicazione del decreto sull’aumento dei canoni per la concessione del demanio marittimo arriva il dietrofront della giunta Crocetta. E arriva dopo diverse settimane di polemiche che non erano state sufficienti a impedire che il decreto firmato dallo stesso governatore e dall’assessore al Territorio Mariella Lo Bello entrasse in vigore.
Lo stesso decreto che la scorsa settimana era apparso sulla Gazzetta ufficiale ora sarà sospeso. Tirano un sospiro di sollievo, almeno per il momento, gli operatori del settore che avrebbero dovuto corrispondere un canone pari a sei volte quello del 2012. A mettersi di traverso erano state diverse forze parlamentari, con in primo piano Lino Leanza, Nino Germanà e Bernardette Grasso. Proprio il deputato del Pdl è fra i firmatari di un disegno di legge che, fra l’altro, chiede la proroga delle concessioni attuali fino al 2020: “La proroga – sottolinea Nino Germanà – sarebbe un toccasana per la categoria poiché allontanerebbe la jattura del recepimento della direttiva Ue e, di converso, anche per le strutture di ricezione direttamente collegate all’afflusso di turisti attirati dalle condizioni climatiche e dai lidi siciliani, ancor oggi a costi contenuti: prezzi che non potrebbero di certo esser mantenuti in caso di applicazione dell’aumento, oltretutto retroattivo a partire dal gennaio scorso”.
Anche in seno alla maggioranza più di un esponente ha sottolineato le tempistiche sbagliate di un provvedimento che abbina un principio corretto ad un metodo non opportuno. A confermarlo è anche l’assessore Michela Stancheris: “Ridefiniremo i canoni, ma lo faremo insieme a tutti i soggetti coinvolti”. Posizioni differente da quella della collega Mariella Lo Bello che più ha insistito per una normativa nuova che equiparasse la Sicilia alle altre regioni d’Italia dove i canoni sono decisamente più alti. “Abbiamo trovato una posizione comune perché è chiaro i canoni vanno rivisti ma elaborando soluzioni specifiche per le varie realtà che non posso essere omologate”, sottolinea l’assessore al Turismo. Insomma intanto arriva lo stop, nel merito si entrerà solo dopo la conclusione dell’attuale stagione balneare.
Intanto è già in calendario per la prossima settimana l’interrogazione presentata dal capogruppo di Grande Sud Bernardette Grasso per conoscere in modo ufficiale le intenzioni del governo al riguardo. E a rispondere alla deputata messinese sarà l’assessore Mariella Lo Bello.
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07 Giugno 2013, 20:37