Passante e Bolognetta-Lercara | Gli edili: si riassumano i lavoratori

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04 Marzo 2019, 13:21

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PALERMO – La richiesta è partita stamattina ed è la stessa, sia per i lavori del Passante ferroviario in corso alle nuove stazioni di Capaci e Tommaso Natale che per il riavvio del cantiere della Bolognetta-Lercara. La Fillea Cgil Palermo va all’attacco e chiede la riassunzione degli 80 edili licenziati ex Sis e il riassorbimento dei 130 lavoratori ancora in cassa integrazione della Bolognetta Scpa. La storia dei due appalti è simile. I due cantieri, per varie vicissitudini, si sono fermati. E, spariti i contraenti generali, nel primo caso la Sis, nel secondo la Cmc di Ravenna, i lavori proseguono con le imprese affidatarie. E con altri operai. “Nei cantieri che ripartono con la consegna alle aziende affidatarie, non si può non tenere conto delle maestranze che erano precedentemente impegnate nei lavori dello stesso appalto – dichiara il segretario generale Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo – Per la Fillea Cgil, è paradossale assistere a uno spacchettamento della forza lavoro, a una diversificazione che non fa altro che rallentare il completamento delle opere, lasciando a casa centinaia di lavoratori. Viene meno un concetto di affidabilità tra le parti”.

E’ per questo che la Fillea Cgil, sul piede di guerra, chiede il rispetto dell’accordo siglato il 15 novembre 2018 tra Rfi, associazioni sindacali e assessorato Infrastrutture, in cui si parlava del riassorbimento del personale Sis impegnato nel passante ferroviario. A seguito dell’avvenuta consegna dei lavori per il completamento della stazione di Capaci e per la sottostazione elettrica in località Tommaso Natale, la Fillea ribadisce la necessità di convocare immediatamente il tavolo tra le parti per discutere del processo di reclutamento degli operai. La richiesta ufficiale di incontro, per avviare tavoli di confronto e rendere esigibile l’accordo, è partita stamattina. Parallelamente, è stata inviata anche ad Anas la richiesta di incontro per lo sblocco dei lavori di ammodernamento della Bolognetta -Lercara. “Perché è vero che si è sbloccato il cantiere, con la chiamata dei lavoratori delle imprese affidatarie che svolgono opere propedeutiche ma rimangono in cassa integrazione i 103 operai diretti della Bolognetta – aggiunge Ceraulo – Chiediamo ad Anas, assieme alla Bolognetta Scpa, di darci elementi di chiarezza per capire in che modo deve ripartire il cantiere. Se ripartirà con le sole imprese affidatarie, e senza l’impegno di tutte le maestranze, l’opera rischia di non poter essere completata”. Le criticità legate alle due grandi opere di Palermo, che procedono a rilento, con ritardi di anni, sono al centro delle motivazioni dello sciopero generale unitario delle costruzioni che Feneal, Filca e Fillea terranno il 15 marzo a Roma.

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La nota della Feneal Uil. “Subito l’istituzione del tavolo di confronto tecnico per il riassorbimento dei lavoratori licenziati SIS”. È quanto rivendica Ignazio Baudo, segretario generale Feneal Uil Palermo: “Si sono assunti precisi impegni e vanno rispettati. Il verbale siglato lo scorso 14 novembre impegna i soggetti firmatari – Rfi, assessorato Infrastrutture e organizzazioni sindacali – a convocare un tavolo di confronto utile a riassorbire secondo norme le maestranze licenziate da SIS. Oggi invece, a fronte della consegna lavori riguardanti la stazione di Capaci e la sottostazione di Tommaso Natale, registriamo che quell’accordo è stato disatteso. Ci preoccupa inoltre l’assenza di informazioni circa la ripresa dei lavori riguardanti il completamento della SS 121 Pa/Ag. Prendiamo positivamente atto della ripresa delle attività di alcune aziende affidatarie ma restiamo fortemente preoccupati circa il destino dei lavoratori della Bolognetta ancora in cigs. Nell’assemblea tenutasi oggi – continua Baudo – abbiamo appreso dell’avanzata fase di confronto avviata da CMC per l’affidamento ad un soggetto terzo dell’intera opera. È nostra intenzione conoscere ogni dettaglio della situazione di possibile affidamento a terzi al fine di garantire il proseguo lavorativo delle maestranze oggi impegnate”. Il prossimo 15 marzo a Roma sarà sciopero nazionale.

La nota della Filca-Cisl. “Il protagonismo del singolo non solo non giova ma è dannoso. Confidiamo che la Fillea Cgil di Palermo ritrovi quel sano spirito di collaborazione che oggi più che mai serve per risollevare le sorti dell’edilizia nel territorio”. A dirlo Francesco Danese (Filca Cisl Palermo Trapani) che aggiunge: “Come sindacati di categoria tutti seguiamo e monitoriamo le vicende e le vertenze sui cantieri attivi e su quelli ai nastri di partenza. Il momento è complicato per il comparto delle costruzioni tanto che Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil hanno indetto per il prossimo 15 marzo a Roma una manifestazione unitaria”. Secondo Danese, “in un contesto così difficile è prioritario unire tutti i soggetti interessati da parte datoriale e sindacale”. “Temi così spigolosi – prosegue – non possono essere affrontati tralasciando componenti importanti del settore, dall’artigiano al grande imprenditore, al fornitore. Vanno evitate fughe in avanti di un singolo, che servono solo ad accendere riflettori personali a svantaggio dell’obiettivo comune, ovvero la ripartenza dell’edilizia”.

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04 Marzo 2019, 13:21

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