Cantieri di servizio, | ecco ventimila posti di lavoro

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06 Giugno 2013, 18:34

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PALERMO – Nel giorno della contestazione dei sindacati, il governo Crocetta prova a rispondere con i fatti. Così, da una lunga e complessa riunione con l’esecutivo, ecco “sbucare” un intervento da 50 milioni che potrebbe consentire la creazione di 20 mila nuovi posti di lavoro.

La giunta regionale, infatti, su proposta dell’assessore al Lavoro e alla Famiglia Ester Bonafede ha deciso di autorizzare un piano straordinario di cantieri di servizio prevedendo uno stanziamento di 50 milioni di euro. Destinatari delle risorse saranno i comuni che presenteranno piani di utilizzo lavorativo, che includano per il settanta per cento giovani disoccupati e inoccupati nella fascia entro i trentacinque anni e per il trenta per cento ultra cinquantenni esclusi dal mercato del lavoro. L’occupazione stimata è di ventimila unità per tre mesi.

Le risorse saranno distribuite ai comuni in proporzione agli indici di disoccupazione e inoccupazione del territorio comunale competente. Il compenso lavorativo che riceveranno i beneficiari sarà determinato in base a quello attribuito ai cantieri di servizio di cui alla legge regionale 5/2005. Il Presidente della Regione e l’Assessore al Lavoro e alla Famiglia affermano che “questa prima misura di intervento straordinario per la lotta contro la povertà in Sicilia, che sarà estesa con le variazioni di bilancio, darà un po’ di respiro alla crisi occupazionale, in attesa dell’imminente partenza delle zone franche urbane e di una serie di interventi produttivi previsti con lo sblocco della spesa europea”.

Passa in giunta anche lo schema di disegno di legge proposto sempre dall’assessore Bonafede, sul sistema integrato dei servizi socio-educativi della prima infanzia. Il ddl nasce all’esigenza di aggiornare la legge sui nidi, risalente a piu di 30 anni fa, e regolare i servizi territoriali esistenti. Il disegno di legge precisa modalità e tempi per l’adeguamento di tutti i servizi e migliora la qualità dell’offerta per i bambini e le loro famiglie, prevedendo anche meccanismi economici di incentivazioni e di sostegno alle spese nel settore pubblico e di quella delle famiglie nella compartecipazione alla spesa.

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“Esprimo soddisfazione – ha commentato l’assessore Bonafede – per l’avvio di un percorso che, pur individuato anche nelle precedenti amministrazioni, non aveva visto una definizione seppur richiesto dagli enti territoriali e dal ministero. L’auspicabile approvazione in tempi brevi, da parte dell’Assemblea regionale siciliana, permetterebbe di poter utilizzare 128 milioni di euro del Piano di azione e coesione (Pac) che l’accordo con il ministro Barca ha subordinato all’aggiornamento della normativa”.

Il governo regionale, poi, ha approvato un disegno di legge che definisce la nuova disciplina in materia di risorse idriche. Il ddl tiene conto degli esiti dei referendum popolari in materia e del mutato quadro normativo statale, riconoscendo l’acqua quale diritto fondamentale dell’uomo e bene pubblico primario. Viene istituita l’autorità di regolazione del servizio idrico integrato, presso il dipartimento del settore acque e rifiuti per lo svolgimento delle funzioni di programmazione, pianificazione, organizzazione, vigilanza e controllo sull’attività di gestione del servizio idrico integrato, nell’ambito unico regionale. Il ddl in particolare prevede: la delimitazione dell’intero territorio regionale come ambito unico; l’istituzione dell’autorità del servizio idrico integrato presso il dipartimento acqua e rifiuti, con funzioni di programmazione, organizzazione, vigilanza e controllo; l’istituzione di sub ambiti, delineati sulla base dei bacini idrografici per i quali si procederà all’affidamento del servizio, nel rispetto della nuova normativa statale e comunitaria, fermo restando la possibilità per i comuni, in forma singola o associata, della gestione delle reti inerenti i servizi locali. L’autorità di regolazione dovrà provvedere a valutare la sussistenza di presupposti per l’eventuale revoca degli affidamenti esistenti. Sulla base del principio della proprietà pubblica dell’acqua, verrà valutata la convenzione stipulata nell’anno 2004 dalla Regione Siciliana con Sicilia acque. “Scadrà il prossimo 12 giugno – ha commentato il deputato regionale del Pd Giovanni Panepinto – il termine per la presentazione degli emendamenti al testo coordinato del ddl 125 sulla ripubblicizzazione del servizio idrico in Sicilia. Un testo che da tempo è all’esame del parlamento: quando conosceremo il contenuto della proposta di legge approvata oggi dalla Giunta di governo valuteremo se è compatibile con la volontà del popolo referendario”.

La giunta, infine, su proposta dell’assessore ai Trasporti e Infrastrutture Nino Bartolotta, ha approvato una deliberazione che reperisce 8milioni 672mila euro per la ricostruzione degli ulteriori 42 alloggi pericolanti di Ribera. Nella stessa deliberazione si dà mandato al dipartimento infrastrutture e allo Iacp di Agrigento di farsi carico delle problematiche relative al trasferimento temporaneo degli attuali proprietari e locatari.

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06 Giugno 2013, 18:34

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