Cantieri fermi sulla Siracusa-Gela | Bloccati i pagamenti alle imprese

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02 Febbraio 2018, 12:25

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RAGUSA – I cantieri sono fermi dal mese di luglio perché le imprese non sono state pagate. Così i lavori per i lotti della costruenda autostrada Siracusa-Gela che da Rosolini portano a Modica si sono bloccati dal dopo ferie dell’estate 2017. I lavori si sono fermati perché le imprese devono percepire complessivamente 10 milioni e mezzo di euro. Un’attesa che dura da 18 mesi e ora le imprese hanno deciso di protestare. “Vantiamo crediti ma siamo costretti a licenziare dipendenti e a subire decreti ingiuntivi dai fornitori perché non possiamo pagare – dice Corrado Giuga, uno dei titolari delle 26 imprese che hanno svolto lavori per la Siracusa-Gela – ma il paradosso è che subiamo il marchio di soggetti debitori pur essendo debitori da parte del Consorzio Autostrade siciliane”. L’8 gennaio scorso nel cantiere fermo sul tratto Rosolini-Modica arrivò il neo assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, promettendo di sbloccare i pagamenti alle imprese. Ma da quel giorno non si è registrato alcuna anticipazione. E ora la situazione rischia di precipitare. L’impresa che ha vinto l’appalto è la Cosige, al cui interno c’è un’altra società la ‘Condotta’ per il 70% e la ‘Cosedil’ per il 30%. L’8 gennaio scorso la Condotta ha presentato il concordato preventivo a Roma che annuncia il fallimento. In conseguenza il Tribunale di Roma potrebbe bloccare tutti i fondi e a cascata mettendo nei guai anche le imprese locali che hanno svolto i lavori in subappalto.

“Lascio Ragusa col grande rammarico di non aver potuto sbloccare i lavori di prosecuzione dell’autostrada Siracusa-Gela”. Lo ha detto il prefetto di Ragusa Maria Carmela Librizzi nell’incontro di commiato con i giornalisti prima di trasferirsi a Messina per il suo nuovo incarico. “Abbiamo tenuto diversi tavoli in Prefettura – dice il prefetto – ma non siamo ancora riusciti a fare pagare le imprese. Ci sono momenti di grande difficoltà per le ditte locali ma ho notizia che il Consorzio Autostrade Siciliane avrebbe assunto l’impegno di pagare direttamente le imprese edili bypassando così la ditta aggiudicataria. Ecco non aver potuto far ripartire i lavori di quest’importante infrastruttura per la provincia di Ragusa mi rattrista”.

Ecco la nota in cui Cosedil si dice pronta a proseguire da sola i lavori.“COSEDIL sps quale impresa mandante al 30% e CONDOTTE sps, quale impresa mandataria, si sono aggiudicate l’appalto relativo alla realizzazione del lotto autostradale che va da Rosolini a Modica. L’impresa mandataria CONDOTTE, in data 8 gennaio 2018, ha depositato presso il Tribunale di Roma una domanda di concordato, c.d. “preventivo in bianco, con continuità aziendale”. L’Ente appaltante perderà un contributo proveniente da fondi comunitari di circa 50 milioni di euro se entro il febbraio 2019 non sarà terminato il primo lotto funzionale. COSEDIL, nonostante la mandataria abbia previsto che l’appalto conseguito sia e rimanga in perdita, possedendo tutti i requisiti tecnico legali per proseguire anche da sola l’appalto si è già detta pronta ad assumere su di sé il gravoso compito di onorare gli impegni, a suo tempo presi, con l’Ente Appaltante e con i siciliani in generale, ove Condotte dovesse decidere di recedere dall’appalto. Tale disponibilità è già stata formalizzata sia all’ente appaltante (Consorzio Autostrade Siciliane); sia all’impresa mandataria; sia, infine, all’assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità, On. Marco Falcone. Ovviamente tale offerta di disponibilità non può non tener conto delle obbiettive difficoltà conseguenti alla necessità per l’esecutore dei lavori di “correre” con i lavori in un momento in cui la struttura di CONDOTTE è fortemente impegnata nella complessa gestione di un concordato estremamente complesso ed articolato. L’appalto, in questi anni,ha avuto un andamento anomalo e rallentato da cause indipendenti dalla volontà delle imprese aggiudicatarie. Il contenzioso in essere con l’Ente Appaltante potrebbe avviarsi verso una risoluzione transattiva che vedrebbe, ove raggiunta anche con il recesso di CONDOTTE, tutelati principalmente gli interessi dei subappaltatori e dei fornitori, in larga parte appartenenti al territorio siciliano. COSEDIL ed il suo staff tutto siciliano, sono dunque pronti a fare la loro parte. La Sicilia non merita lo schiaffo di una incompiuta che inciderebbe negativamente su un territorio da troppo tempo mortificato. La nostra terra ha bisogno di lavoro e di infrastrutture, soggiunge il dott. Gaetano Vecchio, Presidente del C.d.A. della COSEDIL”.

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02 Febbraio 2018, 12:25

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