Cantone a Crocetta, Ars e Ingroia: | “Violate norme sulla trasparenza” - Live Sicilia

Cantone a Crocetta, Ars e Ingroia: | “Violate norme sulla trasparenza”

L'Anac ha inviato tre note segnalando anomalie. Parlamento, governo e spa corrono ai ripari.

Anticorruzione
di
3 min di lettura

PALERMO – Tre lettere, scritte lo stesso giorno e piovute in Sicilia a metà aprile. In poche ma fitte pagine, l’Autorità anticorruzione guidata da Raffaele Cantone ha segnalato una sfilza di violazioni delle norme sulla trasparenza. Nel “mirino” dell’Anac sono finite l’amministrazione regionale, il parlamento siciliano e la società partecipata Sicilia e-servizi. Nelle lettere, il dirigente dell’Anac alla guida dell’Ufficio “Vigilanza sugli obblighi di trasparenza” Tiziana Morgante ha segnalato diversi “profili di criticità” relativi, tra le altre cose, all’assenza di curriculum e compensi, redditi e dichiarazioni di incompatibilità che l’Autorità non è riuscita a reperire, come impongono le norme, sui siti ufficiali di Regione, Ars e spa regionale.

Le note dell’Anac scaturiscono, come emerge dalle stesse lettere, dagli esposti dell’associazione SiciliaOpenGov, presieduta da Gaetano Armao. Esposti che hanno colpito nel segno, stando sempre alla nota di Anac, che ha effettivamente rilevato una serie di violazioni. E ha anche fissato subito i termini – strettissimi – entro i quali Regione, Ars e Sicilia e-servizi avrebbero dovuto adeguarsi. E in effetti, in parte la risposta è arrivata. La “tirata d’orecchi” di Cantone, infatti, ha spinto il governo, gli uffici dell’assemblea e l’amministratore unico Ingroia a correre subito ai ripari.

Tra le contestazioni rivolte alla Regione, alcune carenze relative alle spese per le missioni di assessori, dati relativi a consulenti e collaboratori, al conferimento di incarichi dirigenziali da parte della Segreteria generale, ai bandi di gara, all’accreditamento delle strutture sanitarie. A questi rilievi l’amministrazione regionale ha in parte risposto, aggiornando il sito e dandone comunicazione a Cantone. Per altre “criticità”, ha ancora qualche giorno di tempo per fornire la propria risposta all’Anac.

Nel frattempo, però, una nota molto simile è giunta all’Assemblea regionale siciliana. In questo caso le carenze sarebbero relative ai rendiconti dei gruppi parlamentari, ai consulenti e ai collaboratori, al personale dell’Assemblea, ai bandi di gara e anche alla norma che prevede la pubblicazione della dichiarazione dei redditi dei deputati. Curiosamente, tra gli “stati patrimoniali” non aggiornati al 2015 l’Autorità segnala un unico caso: quello del governatore Rosario Crocetta. Ma anche l’Ars, dopo la nota dell’Anac, ha iniziato ad aggiornare il sito e a integrare le informazioni carenti. Compresa quella relativa al presidente della Regione.

Una operazione compiuta improvvisamente anche dalla società Sicilia e-servizi. Il caso della “trasparenza ignorata” dalla società di Ingroia è stato sollevato proprio da Livesicilia. Da quel momento, la partecipata regionale, che per mesi aveva ignorato quelle norme, ha provato a mettersi al passo. Nei giorni in cui l’Anac, però, rispondendo all’esposto di OpenGov, verificava la situazione di Sise, ecco spuntare diverse criticità, tra cui quelle relative all’assenza del bilancio preventivo 2015 e alla situazione reddituale dell’organo di controllo politico. Alla fine spunterà anche il reddito di Ingroia, che, “in relazione al ruolo ricoperto in Sicilia e-Servizi spa di Amministratore unico”, dichiara una somma complessiva lorda di 150.669 euro.

Insomma, Regione, Ars e Sicilia e-servizi corrono ai ripari, per colmare una carenza che andava avanti, in qualche caso ormai da mesi se non da anni. È stato necessario l’esposto dell’associazione per far puntare i riflettori verso un’Isola, ancora troppo “opaca”. Ma l’Anticorruzione è molto impegnata sul fronte siciliano. Già in occasione della sua visita alla Commissione antimafia all’Ars, pochi mesi fa, Cantone aveva segnalato l’avvio di una indagine sulle modalità di assegnazione dei servizi di assistenza domiciliare integrata agli anziani disabili in alcune Asp siciliane, affidate quasi sempre allo stesso Consorzio. E sul tavolo di Cantone negli ultimi giorni è giunta un’altra matassa da sciogliere: è quella dell’Expo e dei contratti ai fornitori che la Regione ha deciso, tra le polemiche, di annullare. La relazione stavolta è stata inviata dal Movimento cinque stelle. Nuove ombre, tutte siciliane, su cui l’Anac proverà a fare luce.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI