19 Luglio 2023, 20:06
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PALERMO – Il caos voli in Sicilia scatena la tempesta politica: Vito Riggio, amministratore delegato della Gesap, la società di gestione dell’aeroporto Falcone-Borsellino, sarebbe infatti a un passo dall’addio. Al momento si rincorrono voci secondo cui l’ex presidente dell’Enac, voluto fortemente da Renato Schifani come ad a Punta Raisi, abbia scritto una lettera al Comune di Palermo per annunciare il passo indietro. Al momento non ci sono conferme ufficiali e i pontieri sarebbero al lavoro per far rientrare la crisi; del resto le dimissioni potrebbero divenire ufficiali solo con un passaggio in Cda e quindi fino ad allora rimarrebbero semplicemente sulla carta. Una mossa, quella di Riggio, che sarebbe un effetto dello scontro a mezzo stampa fra la Gesap e Schifani, con quest’ultimo appoggiato anche dall’Enac.
Nel pomeriggio la società aveva infatti diramato una nota per annunciare che Gesap accetterà “venti voli ex Catania per domani, giovedì 20 luglio, e nessuno da venerdì a domenica”. “Per un aeroporto come Palermo che ha già di suo una crescita del 15% di traffico – ha detto il direttore Generale Natale Chieppa – il rischio è compromettere la qualità dei servizi, anche perché alcuni operatori aeroportuali stanno riscontrando difficoltà per via dell’enorme traffico e per le procedure scorrette di alcune compagnie che hanno inviato voli a Palermo senza preavviso”.
Una presa di posizione che non è piaciuta a Schifani: “Non posso che stigmatizzare l’atteggiamento della direzione generale dell’aeroporto di Palermo che, senza un doveroso confronto con gli organi di controllo, ha dichiarato di non accettare più voli destinati originariamente allo scalo di Catania, ingenerando così uno stato di allarmismo e tensione sociale”. Un attacco in piena regola nei confronti di una società non controllata dalla Regione, ma comunque guidata dal centrodestra (visto che il Comune di Palermo e la Città metropolitana insieme hanno la maggioranza) e il cui uomo forte, Riggio, è stato voluto proprio da Schifani.
Uno scontro in piena regola che avrebbe indotto Riggio alle dimissioni, ma che rischia di provocare uno tsunami politico ben più dirompente. Tanto che a difendere Gesap ci hanno pensato Lagalla e la vice Carolina Varchi (Fdi): “Il previsto traffico aereo di 250 voli giornalieri su Catania pone in oggettiva difficoltà l’aeroporto, creando una situazione di sovraccarico delle infrastrutture e del personale, specialmente in un periodo di sensibili afflussi come quello estivo – le frasi del sindaco e della sua vice -. Per questa ragione siamo in costante contatto con il presidente dell’Enac affinché il traffico aereo destinato a Fontanarossa possa essere ridistribuito al meglio su altri scali siciliani e calabresi. Confidiamo che venga presa in considerazione anche l’ipotesi di utilizzare l’aeroporto di Sigonella, sempre che gli esistenti vincoli militari possano essere allentati”.
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19 Luglio 2023, 20:06