12 Giugno 2022, 11:43
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Mentre Palermo sprofonda nel caos elettorale, la politica fa la parte di chi si arrampica sulla grondaia e, innocentemente, domanda: ‘Scusi, chi ha fatto palo?’. Il problema di fondo, in questa apocalisse democratica? Dare la colpa a qualcun altro, cadere dalle nuvole, indignarsi e agitare oscuri complotti. Dalla parte del sospetto come anticamera di qualunque cosa c’è, per esempio, Matteo Salvini: “A Palermo, dove sono stati arrestati dei candidati a pochi giorni dal voto, tutti dicono che il centrodestra era ed è in vantaggio. Non vorrei che ci sia qualcuno che le sta provando tutte pur di non perdere. Quando non garantisci il diritto di voto a migliaia di persone – ha concluso – o non sei capace o è una scelta voluta”. Non manca Giorgia Meloni: “A Palermo diversi seggi chiusi ed elettori respinti. Tutto ciò è gravissimo. Intervengano immediatamente il Prefetto e il Viminale”.
Segue, il comandante della Lega in Sicilia, Nino Minardo: “Serve un provvedimento immediato del ministero dell’Interno che consenta di prorogare il voto fino a domani a Palermo. La rinuncia di tantissimi presidenti di seggio e l’assoluta impreparazione del Comune di Palermo sono un fatto gravissimo. Ci sarà tempo per le autorità competenti per accertare le responsabilità ma nell’immediato sarebbe una vergogna se migliaia di palermitani non potessero esprimere il proprio voto. Il possibile caos nei seggi elettorali era stato paventato e denunciato da giorni, questa sia l’ultimissima e triste pagina di un’esperienza fallimentare, ora consentiamo alla democrazia di essere esercitata dal popolo: le operazioni di voto siano prorogate almeno fino domani alle ore 15”.
Andando avanti un po’ alla rinfusa, ecco Giusto Catania (nella foto), leader di Sinistra Civica Ecologista: ” Ci sono decine di seggi non costituiti a tre ore dall’apertura dei seggi, è una situazione grave, che mette a repentaglio l’esercizio del diritto di voto. Sarebbe bastato un briciolo di conoscenza della città per impedire il caos. Dieci giorni fa avevo sollecitato un intervento del Prefetto per valutare la possibilità di chiedere l’anticipo della partita di calcio tra Palermo e Padova, proprio al fine di evitare sovrapposizioni con le elezioni amministrative. E’ a rischio la tenuta democratica della città. Il ministero dell’Interno si assuma la responsabilità di questo errore. Bisogna immediatamente porre rimedio alla situazione. Occorre indire una sessione elettorale suppletiva per i seggi che alle ore 10.00 non si sono ancora costituiti, costringendo centinaia di elettori a tornare a casa senza avere espresso il voto. Solo per i seggi non costituiti si voti domenica prossima”.
Nel frattempo, irrompe Totò Cuffaro, con la sua Dc Nuova: “Oggi stiamo assistendo all’ultimo scellerato atto dell’Amministrazione Orlando. Per la prima volta nella storia, a Palermo, si stanno mandando a casa tanti elettori pronti ad esprimere il proprio voto. Chiediamo al prefetto che i seggi rimangano aperti anche nella giornata di lunedì mattina per consentire a quante più persone di espletare il proprio voto e garantire così il rispetto di tale dovere e di tale diritto”.
Ecco le inevitabili dichiarazioni dei candidati sindaco: “A fronte di quanto sta accadendo in molte sezioni elettorali, dove mancano addirittura i presidenti di seggio e le operazioni di voto non sono ancora state avviate, chiediamo un intervento deciso e immediato da parte del governo nazionale, affinché garantisca l’effettiva regolarità delle elezioni amministrative di Palermo”, dice Roberto Lagalla. “Consiglio a tutti di andare a votare, se possibile, dopo pranzo perché ci sono problemi in alcune sezioni in cui non si sono insediati i presidenti e stiamo intervenendo da Roma col ministero cui abbiamo denunciato tutta la situazione”, è il suggerimento di Fabrizio Ferrandelli.
Ciro Lomonte si arrabbia: “Quanto sta succedendo in queste ore a Palermo è di una gravità inaudita. Di fatto si sta impedendo di esercitare il diritto costituzionale di voto ad una percentuale elevata di cittadini. L’attuale Ministro degli Interni agisca di conseguenza. O si protraggono le operazioni di voto fino al lunedì mattina, anche solo per le amministrative, con scrutinio del referendum stanotte e urne amministrative sigillate. Oppure, se entro le 14:00 di oggi ci sono ancora seggi non aperti, le elezioni vanno annullate e Palermo commissariata”.
Si aggiunge Franco Miceli: “E’ accaduto un fatto gravissimo con 174 presidenti che ieri sera hanno rinunciato all’incarico. Ho parlato con il prefetto di Palermo per chiedere un tempestivo intervento che sia risolutivo per cercare di proseguire nella normalità le operazioni di voto. Alcune sezioni sono ancora incomplete con i presidenti che non si sono insediati. Colgo l’occasione per esprimere la mia solidarietà ai dipendenti comunali che stanotte hanno cercato di ottemperare all’assenza dei presidenti con un lavoro straordinario”. Ma la giornata si preannuncia lunghissima…
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12 Giugno 2022, 11:43