PALERMO – Una mattinata d’inferno sulla Palermo-Mazara e le previsioni per il resto della giornata non sono rosee. Un incidente ha letteralmente paralizzato l’autostrada sulle direzioni di marcia: un tir che trasportava detersivi si è infatti ribaltato sfondando il guardrail che divide le due carreggiate e invadendo entrambe. Il conducente, un uomo di 60 anni, è stato trasportato in ospedale in gravi condizioni: è stato ricoverato a Villa Sofia.
L’incidente all’1.30 di notte
E’ successo intorno all’una e mezza di notte, nel tratto tra Carini e Capaci, all’altezza di Isola delle Femmine che è stato poi chiuso alla circolazione dei mezzi. Migliaia gli automobilisti rimasti bloccati: oltre ai tanti pendolari che quotidianamente devono raggiungere Palermo per lavoro o recarsi in provincia, c’è chi doveva raggiungere l’aeroporto di Punta Raisi o chi doveva effettuare visite mediche.
I due tratti riaperti in tarda mattinata
Decine, inoltre, gli studenti che non sono riusciti a recarsi a scuola. Ore di caos e disagi anche per tanti anziani, imbottigliati tra le lunghe colonne d’auto che dal capoluogo siciliano partono sin dall’ingresso in autostrada, sulla circonvallazione. Poco dopo le 11 l’Anas ha comunicato la riapertura del tratto in direzione della città, ma si circola soltanto sulla corsia di marcia, quella di sorpasso resterà ancora chiusa “fino a quando le barriere di sicurezza danneggiate verranno sostituite”, è stato precisato. Il tratto in direzione Mazara è tornato accessibile, invece, intorno alle 13.
“Dopo lunghe e complicate manovre di svuotamento del carico del tir incidentato che conteneva detersivi – sottolinea l’Anas – le operazioni sono andate avanti tutta la notte ed erano indispensabili per consentire alla gru la rimozione del mezzo pesante, e la successiva pulizia del piano viabile ricoperto dal gasolio sversato, Anas ha riaperto le corsie di marcia sia in direzione Palermo che in direzione Mazara del Vallo. Il traffico viene così temporaneamente rimodulato in attesa del ripristino delle condizioni di sicurezza dello spartitraffico danneggiato nell’impatto con il mezzo pesante”
“Si procede a passo d’uomo”
Si prevedono probabilmente tempi lunghi per la totale riapertura delle due carreggiate, quindi anche con le corsie di sorpasso perorribili. “Ora, dopo 10 ore dall’incidente, si procede a passo d’uomo – racconta un automobilista – ma ormai ho perso la mia giornata di lavoro. Mi trovo sull’A/29 dalle 6.45, alle 10 non ero ancora nemmeno a metà strada”.
“Mia madre anziana, si è sentita male”
“L’incidente si è verificato stanotte e dalle 6.30 alle 10.30 non ho più percorso nemmeno un metro. A quel punto abbiamo quasi tutti spento i mezzi. Perché non hanno chiuso gli svincoli prima, avvisando preventivamente gli automobilisti? Sicuramente in molti saremmo rimasti a casa o avremmo scelto alternative invece di rimanere intrappolati”. Giulio si trova in auto con la madre anziana, dovevano recarsi all’ospedale di Partinico: “Siamo usciti presto, intorno alle 6.30, sperando di essre puntuali. E’ l’inferno, ci sentiamo in trappola. Mia madre è sofferente, ha anche avuto un malore. Non è possibile ritrovarsi in situazioni del genere”.
Pullman bloccati sulla Palermo-Mazara
Tra chi racconta le ore di passione trascorse sulla Palermo-Mazara, in attesa di riprendere il viaggio, ci sono insegnanti e studenti bloccati sui pullman regionali. “Siamo fermi da quattro ore e mezzo ore – racconta Teresa Inzerillo -. Una giornata di lavoro in fumo per noi, ma anche per i tanti ragazzi che dovevano andare a scuola in zittà da Carini, Terrasini, Cinisi, Partinico e dintorni. Assurdo, davvero incredibile. Siamo esausti”.
E ancora: “Avevano cinque ore di tempo per chiudere l’autostrada in entrata e in uscita, invece si è paralizzato tutto. Non è il modo corretto di gestire un’emergenza simile, con migliaia di persone che hanno la necessità di spostarsi”.
Disagi sulla Palermo-Mazara: “Ho perso il volo”
“Io ho perso il volo – racconta un rappresentante di abbigliamento – dovrò sperare di riuscire a raggiungere l’aeroporto nel primo pomeriggio e riprogrammare il mio viaggio di lavoro. Siamo in balìa di ciò che giornalmente accade sulla Palermo-Mazara, dove gli incidenti sono sempre più frequenti. Oggi si è raggiunto il livello massimo di disagio e disorganizzazione, visto che il percorso alternativo della statale è al momento peggiore di quello autostradale. Un inferno”.
Giambona: “Fallimento della gestione della sicurezza”
“Quello che si è verificato nelle scorse ore sulla A29 non può essere archiviato come un semplice incidente. È il simbolo del completo fallimento della gestione della sicurezza sulle nostre infrastrutture. Il vero fatto inaccettabile è che tutto ciò sia avvenuto in un contesto già noto per la sua pericolosità, con tratti da tempo completamente al buio, privi di sorveglianza e di qualsiasi sistema di allerta o di gestione dell’emergenza”.
Lo dice Mario Giambona, vicepresidente del gruppo PD all’Assemblea Regionale Siciliana, che definisce l’incidnete del Tir tra Carini e Capaci “una vergogna istituzionale”, puntando il dito “contro l’assenza di qualunque forma di prevenzione, coordinamento e sicurezza”.
“Condizioni inaccettabili”
“La responsabilità non può ricadere solo sulla casualità dell’incidente. La vera emergenza è che una delle principali arterie siciliane continua a guadagnare da anni in condizioni strutturali e organizzative inaccettabili – aggiunge -. La strada è praticamente priva di illuminazione, nessun tipo di assistenza è stato predisposto, e nessuna informazione è stata fornita agli automobilisti. Alcuni di loro hanno perso voli, occasioni di lavoro, appuntamenti medici e scolastici. Tutto questo è indegno per una regione che pretende di definirsi moderna”.
“Situazione che denunciamo da tempo”
“Le forze dell’ordine hanno operato con impegno, ma senza una cabina di regia centrale ogni sforzo si è rivelato tardivo e insufficiente. È la conferma che la sicurezza di questa strada è ormai una variabile fuori controllo. È una situazione che denunciamo da tempo. Abbiamo già presentato un’interrogazione all’Ars per conoscere le ragioni di questo abbandono: perché la A29 continua a essere lasciata al buio, perché non esiste un sistema di gestione delle emergenze all’altezza, perché i cittadini devono affrontare viaggi senza alcuna tutela” concludono.

