Capitan Barreto, non cascarci | È troppo presto per mollare

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22 Febbraio 2015, 18:08

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PALERMO – Un rosso in pochi minuti per due falli senza criterio. A dispetto delle rassicurazioni sulla tenuta mentale dispensate, con affetto paterno e stima per il professionista, da mister Iachini. Quando a perdere le staffe nelle battute finali di una gara che il Palermo, dopo lo straordinario gesto tecnico di Candreva, stava provando a rimettere in sesto è il capitano, l’errore da matita blu risulta ancor più evidente.

Edgar Barreto chiude nel peggiore dei modi una settimana grama di soddisfazioni. Prima gli screzi con la tifoseria, poi le dichiarazioni del presidente Zamparini che hanno ulteriormente avvicinato, qualora ce ne fosse bisogno, il paraguayano alla Sampdoria di Ferrero, successivamente le parole della moglie Rocio su Instagram che hanno ulteriormente reso incandescente il clima attorno al centrocampista. E adesso un’espulsione che, oltre al turno di squalifica, potrebbe costargli qualche evitabile reprimenda.

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Prematuro, a nostro avviso, asserire che il rapporto con l’ambiente sia oramai logoro, anche se non si può aprioristicamente escludere che qualcosa, d’ora in avanti, possa cambiare. Di sicuro c’è che contro l’Empoli i rosa dovranno fare a meno di una delle pedine chiave per gli equilibri della squadra. Altrettanto certo è che la fascia da capitano passerà sul braccio di qualcun altro, con Sorrentino e Vazquez in lizza, solo per fare due nomi, quasi ad anticipare un passaggio di testimone che in modo naturale avverrà al termine della stagione.

L’auspicio è che si possa ricucire lo strappo, evitando stucchevoli Muñoz-bis. È la stagione del riscatto per tutti, dopo la parentesi cadetta, Barreto incluso. Sarebbe uno sproposito marchiano se il sipario calasse ben prima della naturale conclusione dello spettacolo che anche oggi ha visto il Palermo giocare per almeno un’ora alla pari con una squadra allestita per centrare traguardi ben diversi rispetto a quella salvezza alla quale i ragazzi di Iachini stanno pervenendo con merito. Capitano non è il momento di mollare. Il battello rosanero ha ancora bisogno di te. Sino all’ultimo.

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22 Febbraio 2015, 18:08

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