Carceri, inchiesta sulla giovane impiccata: allarme del Garante

Carceri, inchiesta sulla giovane impiccata: allarme del Garante

La Procura di Messina ha avviato un'indagine dopo la richiesta di verifiche della famiglia.

MESSINA – Ha attorcigliato le lenzuola trasformandole nel cappio per impiccarsi. Così la 29enne Manuela Agosta si è tolta la vita. La famiglia vuole capire cosa è accaduto nelle ore dall’ingresso nel carcere di Gazzi al ritrovamento della giovane ormai morta. Per questo ha deposito alla Procura di Messina e ai carabinieri di Catania una richiesta di verifica dei fatti attraverso l’avvocato Enzo Mellia. E da quanto trapela la magistratura ha già disposto una serie di accertamenti volte proprio a ricostruire quanto accaduto. Un passaggio fondamentale è che siano seguiti tutti i protocolli stabiliti per i nuovi ingressi in un istituto penitenziario: dal percorso psicologico alla vigilanza.

Alcune agenzie di stampa hanno riferito che la cella della detenuta – arrestata per spaccio in un blitz a Catania a seguito di ordinanza del gip – è stata sequestrata nell’ambito di un’inchiesta aperta dalla Procura di Messina. Un fascicolo a carico di ignoti al momento. Una vicenda che ha spalancato forti polemiche tra i penalisti soprattutto in tema di ‘custodia cautelare’. 

Ma c’è anche un’emergenza suicidi nelle carceri da non sottovalutare. “Nei primi 40 giorni dell’anno negli Istituti penitenziari si contano già dieci suicidi. L’ultima è una giovane donna ristretta nel carcere di Messina che si è tolta la vita. Ai dieci suicidi si devono aggiungere quattro decessi classificati come ‘per cause ancora da accertare’. Sono numeri che non possono non allarmare e che evidenziano una netta crescita rispetto agli ultimi anni”. Il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale esprime in una nota “forte preoccupazione per tale situazione” e ribadisce “l’urgenza di garantire alle persone detenute, e al personale penitenziario chiamato a fare fronte a una situazione particolarmente difficile, un più efficace supporto, sia in termini qualitativi che quantitativi”.


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