12 Febbraio 2014, 12:12
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PALERMO – Da sei giorni vegliano la madre morta e non la vogliono seppellire perché secondo loro si tratta di una morte apparente. La donna, Grazia Bruno, 68 anni, è deceduta giovedì scorso, a Villagrazia di Carini, frazione di Carini (Palermo). Rientrava a casa dopo un periodo di ricovero in ospedale. Il medico legale ha certificato la morte. Ma non si sarebbe verificato il rigor mortis, il corpo non si sarebbe irrigidito e la temperatura corporea sarebbe rimasta costante. Con il passare dei giorni qualcuno ha gridato al miracolo. Un cardiologo dell’Asp è intervenuto e ha certificato di nuovo la morte. Ancora oggi la salma è tenuta in casa, in via Fondo Cicala a Villagrazia di Carini, con la bara aperta.
Il medico legale, pur constatando la morte della donna, avrebbe rilevato alcune “anomalie” e ritardi nel processo di rigor mortis. Per questo motivo, secondo il racconto dei familiari, avrebbe concesso altri quattro giorni di proroga per dare il via all’iter di sepoltura. Un limite temporale che scade oggi pomeriggio. “In queste condizioni non permetteremo la sepoltura di nostra madre – dice Francesco Paolo Passalacqua, uno dei figli di Grazia Bruno -. Anche il nostro medico di famiglia, pur constatando la morte, ha evidenziato delle anomalie. Non siamo dei medici, ma a nostro avviso potrebbe essere un caso di morte apparente. Anche i carabinieri sono sbalorditi. Per quanto ci riguarda, aspettiamo il risveglio. Ci sono casi di persone che si sono risvagliate dopo 12 giorni, attendiamo di sapere cosa dirà il medico legale”.
L’Azienda sanitaria provinciale di Palermo, però, smentisce la versione dei familiari della donna e fa sapere che “non sono previsti altri accertamenti del medico legale. Questi, infatti, lunedì ha constatato il decesso della donna e ne ha richiesto l’immediata tumulazione”. L’Asp, inoltre, riferisce di aver inviato a Carini un cardiologo che ha eseguito un elettrocardiogramma, tenuto “in striscia continua per venti minuti”, risultato poi “totalmente piatto”. Da questi accertamenti, spiegano ancora dall’Asp, “è stato redatto un verbale in cui è stato specificato a chiare lettere che la salma è pronta per il seppellimento. Di fronte al dolore della famiglia – continuano dall’Asp -, tuttavia, è stata concessa una proroga di un solo giorno”. La sepoltura, quindi, sarebbe dovuta avvenire “entro e non oltre martedì mattina”. A questo punto “si cercherà di far capire alla famiglia che la salma deve essere tumulata”.
Intanto, l’abitazione di via Fondo Cicala è diventata meta di curiosi e conoscenti che in qualche caso gridano al miracolo. la voce, infatti, si è sparsa in breve tempo in tutto il paese. Per i carabinieri della compagnia di Carini, che hanno avvertito la procura, “la signora è deceduta”.
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12 Febbraio 2014, 12:12