31 Luglio 2015, 08:30
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TEMÙ (BRESCIA) – Tanti nuovi, ma anche uno zoccolo duro da cui ripartire. Una vecchia guardia guidata in campo e nello spogliatoio da Stefano Sorrentino, già a metà della scorsa stagione “promosso” capitano e adesso ulteriormente legittimato da un gruppo che vede nel suo portiere uno degli elementi di maggiore esperienza e spessore. Una certezza per Iachini, che riparte da lui e dalla sua leadership per ripetere (o migliorare) quanto fatto nella passata stagione. Dal canto suo, Sorrentino è pronto a mettersi al servizio sia con i vecchi compagni che con i nuovi arrivati, ai quali ha già fatto da “guida” per integrarsi al meglio.
È il titolare indiscusso del porta del Palermo, e su questo stavolta non ci sono dubbi. Colombi e il giovane Alastra partono alla sue spalle, ma ciò non vuol dire che Sorrentino non sia prodigo di consigli nel corso degli allenamenti. Lo stesso Colombi, inoltre, ha sottolineato l’importanza della sua presenza per carpire qualche segreto e crescere ulteriormente pur partendo alle sue spalle. I giovani, inoltre, hanno subito capito chi comanda nello spogliatoio. E anche quando scappa qualche scherzo, come quelli sull’età di Cassini, la reazione è sempre in linea con lo spirito di gruppo che si è creato.
Un gruppo pronto a scherzare fuori dal campo, ma serio e professionale sino al midollo quando c’è da lavorare. Ed ecco allora che Sorrentino mostra la stessa grinta in partita così come in allenamento, tra concentrazione e urla verso i compagni di reparto. Un capitano vero, sul quale il Palermo sa di poter puntare ancora per questa stagione. Il futuro, invece, lo decideranno altri fattori: il campo, ancora una volta, sarà arbitro della sua permanenza; ma ancor di più le esigenze economiche del club, attualmente in fase di revisione di alcuni ingaggi. Un nodo che ad oggi non sembra crucciare affatto Sorrentino, che in campo continua ad essere quel che è sempre stato: un leader nato.
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31 Luglio 2015, 08:30