27 Ottobre 2013, 10:52
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PALERMO – E’ Carmelo Miceli il nuovo segretario provinciale del Pd. Avvocato penalista, 35 anni, già componente della commissione di garanzia del partito, Miceli ha raccolto il 56 per cento dei 6.000 voti espressi dall’ottantina di circoli sparsi tra Palermo e provincia. “Da oggi, tutti insieme, costruiamo il nuovo Pd di Palermo: un partito aperto e orizzontale”, scrive in una nota il neo segretario che ha così battuto Antonio Rubino, fino ad oggi responsabile organizzativo dei democratici.
Ma la contesa, condita anche da qualche polemica, è stata soprattutto una verifica degli equilibri interni al Pd e un braccio di ferro tra correnti: da un lato Miceli, vicino a Davide Faraone e appoggiato in blocco dai renziani (tra tutti Fabrizio Ferrandelli), dall’area Dem del segretario regionale Giuseppe Lupo, dall’area che fa capo a Beppe Lumia e Nelli Scilabra, da buona parte dei giovani e dai lettiani di Pino Apprendi; dall’altra invece Rubino, storico uomo di partito vicinissimo ad Antonello Cracolici, che ha potuto contare sul sostegno di Tonino Russo, Franco Piro, Mariella Maggio, Magda Culotta e Franco Ribaudo, ovvero l’area che fa capo a Gianni Cuperlo. Un rapporto in realtà assai sbilanciato, che comunque non ha fatto registrare una vittoria “schiacciante” del favorito Miceli che si è comunque imposto sia in provincia (con 330 preferenze in più) che in città (con 546 voti di vantaggio).
“Sento il peso della responsabilità – dice Miceli in una nota – e chiedo a tutti, a partire da chi non mi ha sostenuto, unità, condivisione e soprattutto coraggio. Perché è confrontandoci sulle idee e non scontrandoci per correnti che riusciremo a non deludere, ancora una volta, gli iscritti e gli elettori del Pd e soprattutto faremo il bene di Palermo, della Sicilia, del Paese. C’è ancora molta strada da fare ma credo che, con tutte le donne e gli uomini che abbiamo incontrato lungo il cammino e con tutti quelli che incontreremo, riusciremo a fare del nostro partito una forza del cambiamento che ha a cuore il futuro dei nostri figli e il benessere dei nostri padri”.
A fare i complimenti al neo segretario anche lo sfidante, uscito sconfitto dalla consultazione. “Adesso so di avere una grande responsabilità – recita un comunicato di Rubino – rappresentare quasi la metà del partito nei confronti di una maggioranza variegata e assemblata per l’occasione, che non potrà più nascondersi dietro le critiche verso chi c’era prima. Un risultato che mi lusinga e che considero un successo, dal momento che dall’altra parte c’era la ‘corazzata renziana’ di vecchio e nuovo conio: da Faraone a Ferrandelli, da Lumia a Lupo, con l’aggiunta di Giovani Democratici guidati da Nelli Scilabra, i lettiani di Apprendi e l’appendice dei civatiani guidati dal senatore Corradino Mineo. Insomma, uno schieramento che sulla carta disponeva di numeri bulgari che avrebbero dovuto schiacciarmi. Ho già telefonato a Miceli per fargli gli auguri di buon lavoro: c’è bisogno di un partito forte e radicato: per quel che mi riguarda, alla luce dei risultati del congresso, il mio impegno in questo senso è più forte e convinto di prima”.
L’ultimo passaggio formale, però, non si è ancora celebrato: oggi si sarebbe dovuta tenere l’assemblea dei delegati eletti nei singoli circoli che in queste settimane hanno celebrato i loro congressi, scegliendo anche i propri coordinatori e per l’appunto il segretario, ma per motivi tecnici l’assise è stata rinviata al 3 o al 10 novembre. Sarà in quell’occasione che avverrà la proclamazione di Miceli, alla luce anche del lavoro svolto dalla commissione presieduta da Enzo Di Girolamo che dovrà analizzare i verbali e fornire il responso ufficiale. Solo dopo Miceli potrà formare il suo esecutivo che si annuncia già pieno di volti nuovi ed esterni al partito. Si chiude così, almeno a Palermo, una fase congressuale che in tutta la Sicilia è stata travagliata e condita dai veleni per boom sospetti di tessere e situazioni anomale che hanno portato, nel caso di Catania, anche al rinvio dell’elezione del nuovo segretario.
LE REAZIONI
“A nome dell’ Amministrazione e del Consiglio comunali di Palermo, formuliamo i nostri auguri di buon lavoro a Carmelo Miceli, nella speranza che la sua azione nel PD sia un contributo per dare sempre migliori e maggiori risposte ai bisogni della città e dei cittadini”. Lo dichiarano il Sindaco Leoluca Orlando e il Presidente del Consiglio comunale Totò Orlando.
“Esprimo al neo segretario del Pd palermitano, Carmelo Miceli, i migliori auguri di buon lavoro, nella speranza che l’azione contribuisca a dar vita a un Pd libero da quelle logiche di apparato che sono state bocciate in tante occasioni elettorali”. Lo dichiara Fabio Giambrone, esponente nazionale del Movimento 139, commentando l’elezione del segretario provinciale del Pd.
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27 Ottobre 2013, 10:52