16 Giugno 2009, 08:39
1 min di lettura
Lettere dal carcere. E che problema c’è? Secondo gli inquirenti, nonostante le sbarre dure del 41 bis, i boss sarebbero riusciti a far arrivare all’esterno messaggi “dedicati” pure a Matteo Messina Denaro. In particolare, tra i sospettati della illecita e pericolosa corrispondenza c’è il settantenne Mariano Agate, capo del mandamento mafioso di Mazara del Vallo, detenuto da 15 anni, condannato a diversi ergastoli. Ci sarebbero anche Filippo Guttadauro, 58 anni, cognato di Messina Denaro, arrestato nel luglio 2006, indicato nei “pizzini” che si scambiavano Bernardo Provenzano e Messina Denaro, con il numero 121. In queste ore sono in corso varie perquisizioni nelle celle. Alcuni tra i maggiori esponenti di Cosa nostra potrebbero essere trasferiti in un altro istituto di pena.
Pubblicato il
16 Giugno 2009, 08:39