Caro assessore, ha rinunciato | al suo stipendio?

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05 Ottobre 2014, 06:00

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PALERMO – L’assessore non vuole rispondere. Eppure la domanda non è difficile, né cattiva. E arriva da tanti lettori del nostro giornale che in tempi di magra si chiedono, ci chiedono e le chiedono, semplicemente: “Ha mantenuto la promessa? Ha rinunciato al suo stipendio, come annunciato durante la campagna elettorale?”.

Ma Michela Stancheris preferisce non rispondere. Ce lo ha detto in maniera laconica, fredda. Con noi, non parla. Con noi. Un “noi” che non racchiude un ristrettissimo circolo di cronisti curiosi. Quel “noi” rappresenta gli oltre 150 mila lettori che ogni giorno si collegano al nostro giornale. L’assessore, però, non vuole rispondere. “Occupatevi di altre cose”, si è limitata a invitare tramite un freddo sms. E anche di altre cose ci occupiamo, in effetti. Ma chiedere a un amministratore se ha mantenuto un impegno preso – fu un caso, ovviamente – in campagna elettorale non appare come un atto di lesa maestà. Specie se ce lo chiedono in tanti.

Allora glielo domandiamo da qui, direttamente dalle nostre pagine su cui sono piovute le richieste di tanti siciliani. Insieme alle mail, inviate da chi non ce la fa più, di chi attende stipendi da mesi, e risposte dal governo. Ce lo chiedono, e glielo chiediamo: assessore Stancheris, ha rinunciato davvero al suo stipendio? Ha creato quel Fondo destinato alla cultura cui lei stessa ha accennato? Possiamo sapere, visto che doveva essere un Fondo aperto a tutti, come è possibile, per gli altri siciliani, aggiungere le proprie “donazioni” a quelle dell’assessore?

Il silenzio ostinato dell’ex segretaria particolare del presidente, invece, rischia di allungare le ombre del dubbio sulla vicenda. Di offuscare la millantata trasparenza di un governo già ampiamente criticato (dalla propria maggioranza, dalle forze sociali, dai sindacati oltre che dai semplici cittadini) per aver fatto troppo spesso ricorso all’arte dell’annuncio farlocco. Dello spot fasullo. Dello slogan la cui efficacia è pari a quella di un chewing gum.

Era il 16 maggio scorso. Piena campagna elettorale per le elezioni europpe. E Michela Stancheris scriveva su Facebook: “Ho deciso di rinunciare al mio stipendio. Ma non è un’operazione studiata per cercare voti”, precisava a Livesicilia. Per carità. “Con le elezioni questa decisione non ha nulla a che vedere. Sono stanca – diceva l’assessore – di fare comunicati stampa e dichiarazioni a sostegno della cultura, o che sottolineino la necessità di pagare i teatri che sono in agonia. Non ne posso più di fare appelli ad un’assemblea incosciente, ad un ministro (Dario Franceschini, ndr) assente. L’unica cosa che mi sento di dire è che per unirmi alla cultura rinuncio al mio compenso e lo metto a disposizione della cultura. E invito tutta la politica a farlo”.

E l’invito doveva passare attraverso la creazione di un conto aperto a tutti e utile a finanziare manifestazioni ed eventi culturali: “Penso ad esempio ai soldi che servono a montare un palco in un paese – diceva l’assessore – , penso agli spettacoli nei piccoli teatri”. Il conto sarà pure aperto, ma finora è abbastanza nascosto. Se solo l’assessore rispondesse, potrebbe dirci in che modo i siciliani potrebbero aggiungere le proprie donazioni alle sue. Da maggio a oggi, considerato che lo stipendio attuale di un assessore è pari a 11.100 lordi, ammonterebbero a 55.500 euro almeno. Sempre che l’assessore abbia mantenuto l’impegno. Cosa che si chiedono in tanti, tra i lettori di Livesicilia. Assessore, ci risponde?

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05 Ottobre 2014, 06:00

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