06 Marzo 2014, 11:00
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CATANIA. “Ill.mo Presidente della Regione Siciliana,
siamo qui a scrivere questa breve nota per informarLa che l’uso distorto dei fondi destinati alla formazione dei vari budget per singola struttura sanitaria accreditata ci ha costretto a ricorrere alla Corte Europea per avere giustizia in una regione dove il suddetto termine ci sembra aver perso l’originale significato. Il comparto dell’assistenza specialistica è in preda alla più totale anarchia in mano ai DD.GG. delle ASP e senza alcun controllo sulla gestione delle economie dovute ai vari budget non raggiunti.
Le suddette economie costituiscono ingenti somme di denaro le quali anziché essere ripartiti fra i vari soggetti erogatori vengono invece canalizzate per altri scopi compresi consulenze milionarie di vario tipo. Non abbiamo potuto fare a meno di esporre la predetta malversazione all’OLAF dato che l’uso dei finanziamenti messi a disposizione dalla Commissione Europea per il Servizio Sanitario a nostro giudizio è chiara ed inequivocabile anche perché acclarata da indagini che ne hanno dimostrato la sussistenza. Così mentre centinaia di laboratori privati sono sull’orlo del fallimento a causa della riduzione delle tariffe di oltre il 40% che ha imposto il cosiddetto tariffario Balduzzi, nei laboratori pubblici si sperpera dissennatamente e non si attiva la contabilità analitici per centro di costo.
La informiamo che abbiamo presentato una serie innumerevoli di esposti e denunce alle varie Procure e che è già pendente alla Procura della Repubblica di Catania il procedimento penale n° 414/2008 nei cui atti si legge l’imputazione coatta per falso per cinque funzionari dell’ASP-CT perché avevano accreditato senza averne titolo e decine di strutture sanitarie. Ci duole molto ma dobbiamo informarLa che sono stati contrattualizzati nel 2012 oltre 250 laboratori che non avevano i requisiti di legge. Del grave modus operandi tutte le Procure dell’Isola sono state informate ed allo stato dell’arte si stanno effettuando indagini da parte della GdF e dei Carabinieri NAS ma ancora oggi dal 2012 siamo senza contrattualizzazione! Come vede il sistema è nel più totale marasma gestionale.
Ci rammarica informarLa della scarsa trasparenza dell’Assessorato per la Salute dato che, quantunque richiesti a norma di legge, ci sono stati consegnati da parte del dott. Sergio Buffa dati senza la corrispondente parte economica e quindi pressoché inutilizzabili. Siamo estremamente preoccupati in quanto l’ASP-CT ha rescisso il contratto con la ditta che da decenni effettuava i conteggi per le strutture specialistiche accreditate ed ha istituito il “Gruppo Flusso M” la cui gestione ci sembra assolutamente non rispondere a criteri di trasparenza, efficienza ed efficacia.
Ci preoccupa il ritardo nei pagamenti che con l’attuale crisi economica ci metterà nelle condizione di un sicuro fallimento e quindi alle già decine di dipendenti licenziati se ne aggiungeranno purtroppo molte altre. Eppure, a fronte di strutture di eccellenza, completamente dimenticate dall’Assessore Borsellino, vi sono laboratori che mettono a repentaglio la salute pubblica come ad esempio quelli che insistono a mantenere una sorta di bottega delle provette senza alcuna affidabilità analitica… cosa questa gravissima sol che si consideri che in oltre l’80% dei casi la decisione clinica s’intraprende sui dati di medicina di laboratorio e quindi la Salute Pubblica potrebbe essere seriamente compromessa.
Vogliamo essere chiari ed espliciti con Ella che si sta battendo per mettere le cose in ordine e ordine nelle cose: la Sanità in Sicilia è completamente antimeritocratica, senza alcun controllo; un sistema dove le leggi ed i decreti restano sulla GURS inapplicati, un fitto intreccio di interessi politici finalizzato a mantenere l’attuale status quo con centri di costo senza contabilità analitica con servizi carenti per i cittadini (vedasi le prestazioni in lettera B che dovrebbero essere effettuati entro 10 giorni ed invece vengono prenotate anche a 11 mesi); un sistema in preda a silenziose connivenze che rendono vana ogni legittima pretesa di trasparenza e rispetto delle regole. Un sistema che è eufemistico definire bolscevico con un Assessore che non ci ascolta, chiuso nella monade assessorile, che sembrerebbe essere preda di sottoboschi burocratici poco confacenti con la tutela della Salute che costituisce il bene più prezioso che abbia l’essere umano. Insomma, un modus operandi che certamente non rispecchia il Suo programma.
Ella è per caso il Presidente di questo Sistema? Noi siamo certi di no, siamo certi che non appallottolerà questa lettera e la cestinerà anche perché la stiamo inviando alla Stampa affinchè possa essere conosciuta dai siciliani che sono quelle persone che sperano in una Sicilia migliore e per tale motivo l’hanno votata.
Concludiamo, Presidente, questo nostro accorato appello con un invito: dia un’occhiata ai flussi M e C che sono le prestazioni specialistiche effettuate dai laboratori pubblici e privati nel 2013 in numero di una sola prestazione l’anno! Si renderà conto dai corrispondenti dati economici (ripetiamo, sono stati omessi nei dati inviatici) che da un’attenta analisi ogni anno vengono sperperate decine di milioni di euro. A Lei che si sta battendo contro gli sprechi questa “incombenza” ulteriore si aggiunge alla Sua già oberata attività di Presidente di una Regione dove da tempo si è perso il senso della legalità e del rispetto delle regole prevaricati dalla convenienza politica, dalla connivenza burocratica e dalla corsa all’accaparramento di tutto ciò che il posto pubblico consente di ottenere illegittimamente come dimostrano le recenti vicende giudiziarie a tutti note. Con la certezza che il Suo autorevole intervento possa porre fine all’attuale intollerabile “andazzo” inviamo distinti ossequi”.
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06 Marzo 2014, 11:00