28 Novembre 2014, 09:35
2 min di lettura
Caro presidente Renzi, non c’è più tempo da perdere.
Non è uno slogan, ma l’appello disperato della mia città, Biancavilla, da anni impegnata a combattere una difficile e dolorosa battaglia contro un male oscuro: la fluoro-edenite, il minerale killer, simile all’amianto, scoperto per la prima volta nel mondo, alla fine degli anni Novanta, proprio a Biancavilla.
La fluoro-edenite provoca il mesotelioma pleurico. Sinora, sono 49 le vittime accertate del micidiale tumore che colpisce indistintamente uomini e donne, poveri e benestanti.
A differenza di Priolo, Gela, Milazzo, Augusta, a Biancavilla l’inquinamento non è di tipo industriale, ma ambientale. Qui, infatti, non ci sono fabbriche, si vive di pane e fichi d’india, di agrumi e di prodotti unici che riesce a donarci la nostra terra “bellissima e disgraziata”, come la definiva Paolo Borsellino.
Eppure, in questa comunità del catanese di appena 24 mila abitanti si continua a morire d’amianto. La fonte delle fibre assassine è stata accertata nel Monte Calvario, una collina di origine vulcanica, ormai in pieno centro abitato. Per oltre sessant’anni, è stata sfruttata come cava per l’estrazione di materiali lapidei, impiegati nell’edilizia. Così, negli anni del boom economico, quasi tutto il paese è stato ammodernato con l’impiego della sabbia “inquinata”.
Scienziati di tutto il mondo hanno intensamente studiato il fenomeno di Biancavilla, assolutamente nuovo anche per la nostra legislazione.
Dal 2002 la città è sito di interesse nazionale: la qualità dell’aria viene costantemente monitorata. Sono stati realizzati interventi di bonifica degli intonaci delle scuole e di altri luoghi pubblici. Ma non basta. Rimane ancora molto da fare, nel cuore della fonte di inquinamento: Monte Calvario. Occorre completare l’incapsulamento delle fibre nelle rocce e realizzare un grande Parco urbano.
Il progetto del Comune è pronto, adesso si attendono i fondi necessari per trasformare questo luogo da fonte di dolore e di morte a luogo di speranza e di vita. E se la bonifica è essenziale, l’attività di prevenzione non può e non deve essere trascurata.
Le risorse riservate a Biancavilla del Piano Nazionale Amianto del Ministero della Salute sarebbe opportuno impiegarle per la realizzazione di ambulatori per la prevenzione e la diagnosi dei tumori alla pleura. Dovrebbe essere questa una delle missioni di base del locale Ospedale che si appresta a vivere una nuova fase di riordino e di potenziamento, nell’edificio che, presto, dovrebbe essere aperto.
Un’altra grande battaglia di civiltà che il Governo dovrebbe immediatamente portare avanti è l’istituzione di un fondo di solidarietà e di sostegno economico a favore delle famiglie di quanti hanno contratto malattie a causa dell’esposizione all’amianto, non soltanto per ragioni professionali ma anche ambientali.
Il Governo Renzi prenda un impegno concreto, lo faccia per la salute della gente che, con onestà e tenacia, ogni giorno, si sforza di costruire un vero riscatto sociale e culturale di questo nostro martoriato territorio.
Vincenzo Ventura
Associazione Culturale Symmachia
Pubblicato il
28 Novembre 2014, 09:35