16 Agosto 2017, 11:24
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Parodia dell”Anno che verrà’
di Lucio Dalla
L’elezione che verrà
Caro presidente ti scrivo
Così mi diverto un po’
E siccome sei molto vicino
Di più mi divertirò.
Da quando sei arrivato
S’è perseverata una realtà
La regione di un tempo è finita
E nulla ormai più va.
Si amministra un poco la sera
Soltanto quando ti va
E c’è chi ha messo la carpetta di firma
Nascosta in vetrinetta.
E si sta senza decretare per intere settimane
E quelli che hanno qualcosa da fare del tempo ne rimane.
Ma Giletti alla televisione
Ha detto che la tua nuova elezione
Porterà una trasformazione
E tutti quanti stiamo già aspettando.
Farai tre giunte di governo l’anno e festa tutto il giorno
Ogni siciliano metterai sulla croce e i tuoi amici nei posti di potere faranno ritorno
Per loro ci sarà da mangiare e incarichi tutto l’anno
E i siciliani non potranno protestare
Se no delinquenti e mafiosi diventeranno.
Certo si farà l’amore ognuno con chi gli va
E tutti potranno sposarsi con la stessa parità
E senza grandi qualità qualcuno assessore e direttore diventerà
E saranno i troppo furbi e i lecchini di ogni età.
Vedi caro amico Saro
Cosa ti scrivo e ti dico e come sono contento
Di non essere in politica
In questo momento.
Vedi, vedi, vedi
Vedi caro Saro cosa mi devo inventare
Per poter riderci sopra e per continuare a sperare.
E se la tua rielezione avvenisse dopo tutti i Santi di quest’anno
Vedi Presidente mio
Come diventa importante che in quell’istante ci sia anche Peppe Lumia
Che “ascolti” come Santa Rosalia.
L’elezione che sta arrivando
Fra cinque anni passerà
Ma la Sicilia l’hai già distrutta
Ed anche questa non è una novità.
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16 Agosto 2017, 11:24