Caro voli e mobilità |Pioggia di reazioni

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09 Giugno 2020, 15:50

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CATANIA – È pioggia di reazioni sul prezzo dei biglietti aerei. In tanti, in queste ore, stanno prendendo dura posizione su quanto sollevato dall’ex sindaco di Catania, Enzo Bianco. Sul caro voli che si registra da e per la Sicilia è intervenuta anche la deputata regionale del Movimento Cinque Stelle Jose Marano chiedendo un intervento immediato della Regione e del ministero dei Trasporti. “E’ inconcepibile dover pagare oltre 600 euro per un volo Alitalia Catania – Roma andata e ritorno. Ancora più inconcepibile è il fatto che ad applicare queste tariffe, in condizione di sostanziale monopolio, sia una società come Alitalia che negli anni ha ricevuto milioni di euro dallo Stato e che dovrebbe essere la nostra compagnia di bandiera. Invece Alitalia si rivela alla stregua di un traghettatore esoso che dissangua i siciliani che hanno la necessità di spostarsi sia per motivi di lavoro, sia per rientrare in sede”.

“Non basta soltanto un comunicato di Musumeci per stigmatizzare l’operato di Alitalia ma serve chiedere un tavolo con la presenza anche delle imprese low cost per riaprire il mercato ed evitare posizioni dominanti. In questo senso – prosegue Marano – anche il ministero dei Trasporti deve mettere in campo una assidua attività di vigilanza sul fenomeno del caro prezzi. Non si possono trattare i siciliani come cittadini di serie B visto che l’alta velocità si ferma a Reggio Calabria e non possiamo vivere né di contentini né di concessioni né di promesse. Servono subito risposte per la mobilità dei cittadini siciliani”.

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Prende posizione anche l’Udc con il Coordinatore Politico in Sicilia. Decio Terrana,  “Risulta clamoroso come da Roma ci si comporti in maniera totalmente opposta alle nostre richieste – comunica l’Onorevole Terrana – Già da un anno abbiamo portato avanti la nostra battaglia sui prezzi esorbitanti dei biglietti aerei, ottenendo anche qualche piccolo risultato che è stato cancellato dalla propagazione del coronavirus e la conseguente diminuzione del traffico aereo. Ma adesso che risulta possibile tornare a viaggiare per la Sicilia, turisti, siciliani e chiunque voglia raggiungerci si trova in difficoltà per l’esagerato prezzo dei biglietti. Ed addirittura proprio Alitalia, a cui abbiamo richiesto rotte sociali a prezzi predefiniti perchè, ricordiamolo, anche noi abbiamo più volte rifinanziato la Società in tutti questi anni, decide di abbandonare lo scalo di Trapani Birgi, rendendo ancora più difficile la continuità territoriale che va assicurata a tutti i Siciliani. Abbiamo raggiunto degli obiettivi, come tariffe più accessibili per i Siciliani, totalmente cancellate dall’emergenza Covid – continua il Segretario Regionale dell’Udc – Il Turismo e la nostra terra sono stati del tutto dimenticati dal Governo Nazionale. Torniamo a chiedere le tariffe sociali, chiediamo che Alitalia ci restituisca quanto concesso fin ora per far sopravvivere l’Azienda, chiediamo che vengano assicurate tariffe fisse a 50 euro a chiunque voglia raggiungere la Sicilia. Roma e Alitalia aiutino la Sicilia ad uscire dall’Emergenza”.

“Ci uniamo all’appello che il presidente Nello Musumeci ha rivolto al governo nazionale, perche’ faccia marcia indietro e trovi una soluzione adeguata per quello che, altrimenti, potrebbe diventare un vero problema per la ripresa economica anche della Regione siciliana”. E’ quanto si legge in una nota diffusa dal Coordinamento +Europa Sicilia in merito alla questione Alitalia e compagnie low cost. “Nonostante questo ultimo salvataggio apprendiamo che Alitalia non solo non operera’ rotte dall’aeroporto di Trapani Birgi per Roma e Milano, ma che le tariffe al momento disponibili continuano ad essere poco accessibili ai piu’. Uno schiaffo per un intero territorio. Oltre il danno anche la beffa – prosegue la nota – perche’ grazie al decreto Rilancio, le compagnie low cost straniere sono obbligate ad applicare ai propri dipendenti le stesse condizioni di Alitalia con il risultato di una fuga delle low cost e un indebolimento della ripresa economica della nostra Regione”. “Basta continuare ad elargire contributi ad una compagnia in continua perdita. Che queste stesse risorse siano destinate alle tante emergenze del nostro Paese. Il governo nazionale – conclude il Coordinamento +Europa Sicilia – dia risposte serie ai tanti siciliani che chiedono solamente di poter ripartire!”. Fabrizio Ferrandelli, della segreteria nazionale di +Europa, dice: “Continuiamo a trainare un carrozzone che si chiama Alitalia, senza tra l’altro poter godere dei benefici.”

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09 Giugno 2020, 15:50

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