10 Gennaio 2022, 10:18
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“L’aumento dei casi di Covid-19 in Italia sta facendo sentire il suo peso sugli ospedali e, se il ritmo di crescita della curva epidemica resterà invariato, fra sette giorni i ricoverati nei reparti ordinari potrebbero salire a 24.000 e a 1.900 quelli nelle terapie intensive“. Sono le stime del presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus.
“I quasi due milioni di positivi – ha continuato Cartabellotta – stanno iniziando a pesare sugli ospedali, con quasi 16.000 pazienti in area medica a quasi 1.600 in terapia intensiva. Abbiamo quasi l’1% di persone che vanno in area medica e l’1 per mille va in terapia intensiva. Con 2 milioni di positivi e con questo ritmo di crescita, lunedì prossimo rischiamo di avere 3 milioni di positivi”, ha detto Cartabellotta.
“Avere un 13% di tamponi rapidi positivi – ha osservato – ci dà l’idea di quella che è la circolazione virale. Se arriveremo a 3 milioni di positivi, i numeri dei ricoverati desteranno qualche preoccupazione in più. Lunedì prossimo potremmo avere circa 24.000 pazienti ricoverati in area medica e circa 1.900 pazienti in terapia intensiva. Questo – ha rilevato – ovviamente porterebbe i tassi di occupazione al 38% e al 20% e significa che gli ospedali iniziano ad essere in sofferenza. I problemi di sovraccarico non riguardano solo i pazienti Covid, ogni paziente covid che entra in ospedale fa sì che un paziente in meno di un’altra patologia venga assistito”.
“Non è vero che siamo di fronte ad un virus che non crea problemi nella fascia d’età pediatrica. Io in questo momento avrei puntato su due settimane di Dad. Questo periodo di Dad – ha aggiunto – avrebbe permesso di potenziare la vaccinazione dei ragazzi e dei bambini. Nella fascia 5-11 anni abbiamo ancora 3,1 milioni di bambini non vaccinati”.
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10 Gennaio 2022, 10:18