Castiglione contro Rosso |Capo di Gabinetto: “Falsità”

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18 Novembre 2014, 05:12

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CATANIA – Revoca immediata dell’incarico e annullamento degli atti firmati. Lo chiede il capogruppo di Grande Catania in Consiglio comunale, Giuseppe Castiglione al sindaco BIanco, riferendosi a Massimo Rosso. Il capo di Gabinetto del primo cittadino, infatti, secondo l’esponente dell’opposizione avrebbe fatto carte false nel vero senso della parola. Dichiarando, nel documento ufficiale di insussistenza cause di inconferibilità e incompatibilità “di non aver svolto, nei due anni precedenti, alla data della presente dichiarazione (13 maggio 2014 n.d.r.) nessun incarico e di non averne in corso”.

Eppure, proprio Rosso, nel luglio 2013 è stato nominato presidente della Srr – “Società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti” –  che abbraccia il Comune di Catania e che comprende anche altri 27 municipi dell’hinterland e della fascia pedemontana. Incarico formalizzato nell’agosto del 2013. Incarico che, secondo Castiglione renderebbe falso quanto dichiarato nell’autocertificazione. GUARDA QUI

Da qui la richiesta al primo cittadino di revocare l’incarico al capo di Gabinetto. “Ci sorprende che il sindaco abbia un capo di Gabinetto che sembra fare false dichiarazioni. – afferma Castiglione. Se la legalità di cui parla l’amministrazione è questa – prosegue – allora di legalità non abbiamo bisogno. Chiediamo a Bianco di revocare immediatamente l’incarico e che gli atti firmati vengano dichiarati nulli” – conclude.

Ma Massimo Rosso non solo sembra dormire sonni tranquilli in relazione a questa vicenda, anzi. Pare che sia pronta una bella querela nei confronti di chi avrebbe riferito falsità. “La nomina in Srr non ha nulla a che vedere con l’inconferibilità e con l’incompatibilità – spiega a LiveSiciliaCatania, riferendo come, da presidente del società per i rifiuti non abbia né incarichi di natura gestionale, né prenda alcuna remunerazione.

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E affermando che, se ravviserà gli estremi di falsità in relazione alla dichiarazione, sarà l’Anac, l’Autorità anti corruzione, a comminargli le sanzioni del caso. “Basta voci e falsità – conclude – sono pronto a mostrare le carte e a querelare di fronte ad attacchi che sembrano essere di natura politica”.

 

 

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18 Novembre 2014, 05:12

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