01 Marzo 2022, 10:48
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PALERMO – Scaduta il 28 febbraio la scadenza per i contribuenti che hanno aderito alla rottamazione ter ora ci si chiese se arriverà una nuova pace fiscale. Per cercare di recuperare i decaduti, una possibilità è aperta con gli emendamenti al decreto Sostegni ter, che deve essere convertito in legge ed è all’esame in prima lettura del Senato.
Ieri scadeva il termine per la prima rata della definizione agevolata delle cartelle e mantenere le agevolazioni previste. Anche per il termine di fine febbraio, la legge concede cinque giorni di tolleranza quindi saranno validi i versamenti effettuati entro il 7 marzo 2022. «In caso di pagamenti oltre i termini o per importi parziali – ricorda l’Agenzia guidata da Ernesto Maria Ruffini – verranno meno i benefici della definizione agevolata e gli importi già corrisposti saranno considerati a titolo di acconto sulle somme dovute».
All’appuntamento con il fisco sono chiamati a pagare 718 mila contribuenti (su 1,25 milioni che avevano aderito per la rottamazione ter e saldo e stralcio a inizio pandemia) in regola con le rate precedenti, mentre sono 532 mila (il 43% del totale), i cosiddetti «decaduti», cioè i contribuenti che non sono in regola con i pagamenti precedenti e che hanno già perso i benefici della definizione agevolata e che – se non ci sarà un intervento per recuperarli – si trovano nella situazione di dover pagare il debito residuo senza avere la possibilità di rateizzarlo.
Ma ora parte il pressing per la pace fiscale. Già lunedì 28 febbraio ci potrà essere un’indicazione di massima, ma il nodo è quello delle coperture finanziarie. «Non sappiamo – ha dichiarato Lino Ricchiuti, vice responsabile del Dipartimento Imprese e Mondi produttivi di Fratelli d’Italia – cosa accadrà con la prossima e recente scadenza, visto il quadro poco promettente dovuto anche al riguardo rincaro delle bollette e la ripresa economica ancora lontana. Chiediamo al governo di intervenire con urgenza non riaprendo i termini ma con una nuova pace fiscale e rate più lunghe».
Montecitorio ha approvato all’unanimità un ordine del giorno di Fratelli d’Italia che impegna il governo a individuare nuove forme di ristrutturazione dei debiti fiscali e contributivi. Il provvedimento si rivolge ai contribuenti che, per le obiettive difficoltà dovute alla crisi economica, non hanno potuto effettuare i versamenti dovuti al 31 dicembre 2021, accordando la possibilità di effettuare ex novo i versamenti a partire dal mese di giugno 2022, in non meno di settantadue rate mensili e senza applicazione di sanzioni, interessi e ulteriori oneri accessori, sia per debiti fiscali che per pendenze contributive.
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01 Marzo 2022, 10:48