Cascio: “Ma quali stabilizzazioni?”

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28 Novembre 2010, 10:59

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Ci sarebbe divergenza “fra gli atti ufficiali che mi inoltra il governo e le dichiarazioni alla stampa di alcuni suoi componenti”. Lo dice il presidente dell’Ars Francesco Cascio a un noto quotidiano locale. “Nei documenti si parla di proroga di un anno dei precari della pubblica amministrazione – spiega – e questo può essere inserito nella manovra, come lo scorso anno. Ma parlare di stabilizzazione è diverso e lì arrivano le perplessità, sia per la copertura economica sia per l’atteggiamento dell’ufficio del commissario dello Stato, che ha già stoppato norme simili, e che si abbatterebbe con la sua scure su questo tipo di intervento”.

A Sala d’Ercole si attende la finanziaria regionale e l’obiettivo principale e riuscire ad approvarla entro dicembre per non ricorrere ancora una volta all’esercizio provvisorio. Una finanziaria di lacrime e sangue con tagli pesanti agli enti locali (anche del 50 per cento) e il rischio di bancarotta per alcuni municipi. Tagli pesanti anche ai teatri e, in generale, riduzioni in tutti i capitoli.

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“Ora – continua Cascio – mentre si lavora a un bilancio così delicato, parlare di stabilizzazione, seppur rilevante, appare quanto meno fuori tempo e rischia di essere solo fumo negli occhi”.

All’Ars si attendono anche due riforme proposte dal governo regionale, una sulla burocrazia, l’altra sulle Asi. “Se conteniamo questi lavori nella prima metà di dicembre riusciremo a completare in tempo anche l’iter della finanziaria” spiega Cascio auspicando che l’assemblea e il governo trovino una sintesi “al di là degli schieramenti politici”.

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28 Novembre 2010, 10:59

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