Antonio Cascio
19 Maggio 2021, 06:00
2 min di lettura
C’è una aristocrazia del vaccino? Forse nella percezione di alcuni vaccinati. Nel messaggino di chi comunica: “Ho fatto Pfizer”. Come per dire: io sì che sono un immunizzato di prima classe. Questo, nella reazione popolare. E la scienza? Cosa dicono gli scienziati siciliani impegnati, fin da primo momento, sul fronte della pandemia. “Non esistono vaccini inferiori, o figli di un vaccino minore”, ne è convinto il professore Antonio Cascio (nella foto), infettivologo e direttore dell’unità di Malattie Infettive del Policlinico di Palermo.
“Prendiamo AstraZeneca, con tutto quello che è successo – dice il professore -. Non può essere considerato un vaccino di serie B. Sono accaduti fatti gravi, ma gli eventi avversi esistono per tutti i prodotti, come dimostra il monitoraggio dell’Aifa. Le risposte sono individuali e comunque si sono susseguite anche informazioni un po’ distorte e contraddittorie”.
“Anche sull’efficacia dei vaccini bisogna essere chiari. Non sono stati portati avanti studi comparativi, dunque non c’è una risposta scientifica. Parrebbe che i vaccini a mRna, secondo i dati forniti in corso di registrazione, abbiano un’efficacia leggermente superiore. Ma tutti i vaccini sono importantissimi, come è stato dimostrato, sicuramente nella protezione della forma grave della malattia. Con tutti praticamente si azzerano le possibilità di finire in ospedale, se prendi il Covid”.
Ancora il professore Cascio: “Chi ha fatto la prima dose con AstraZeneca, senza problemi, può serenamente fare la seconda e non c’è bisogno di esami specifici. Secondo me, con una protezione via via crescente, stiamo intravvedendo la fine del tunnel”.
E proprio per allargare lo spiraglio servono tantissime inoculazioni. A Palermo, l’hub vaccinale della Fiera ‘raddoppia’ e si vaccinerà senza soluzioni di continuità, come abbiamo raccontato QUI.
Secondo il report nazionale, aggiornato a ieri pomeriggio, la Sicilia ha somministrato 2.014.126 dosi su 2.223.075 consegnate, per una percentuale del 90,6 per cento, superando quattro regioni. La media nazionale è del 93.2 per cento.
Pubblicato il
19 Maggio 2021, 06:00