Cascio: "Vicesindaco? Mi tocca, Lagalla vince per me"

Cascio: “Vicesindaco? Mi tocca, Lagalla vince grazie a me”

Intervista all'ex candidato di Forza Italia. Che non le manda a dire. I nodi della giunta.
PALERMO 2022
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“Ma, guardi, sinceramente, mettere in discussione che io debba fare il vicesindaco è una cosa incredibile. Anzi, surreale…”.

Francesco Cascio interviene nel dibattito sui ruoli nella giunta del sindaco Lagalla. Lo fa con garbo, ma con fermezza. La discussione su chi fa che cosa, che prevederebbe una disfida con altri, per la poltrona alla destra del primo cittadino, proprio non gli va giù.

Insomma, non ci sta.
“Era già stabilito, un mese fa. La mia nomina è una promessa che i partiti hanno fatto alla città, non solo a me. Se non fossi io, si partirebbe con il piede sbagliato”.

Lei si è ritirato.
“Appunto. Roberto Lagalla vince grazie alla circostanza che io ho compiuto un passo indietro. Se fossi rimasto in gara, oggi, affronteremmo un ballottaggio. Io ci sarei stato, non so con chi”.

Perché ne è sicuro?
“Basta guardare i voti di Forza Italia. Ricordo anche il sondaggio che mi dava primo, al trenta per cento, girando, ho visto il consenso crescere sul mio nome in modo esponenziale. Sono grato a Palermo per la fiducia che mi ha dimostrato. Brindiamo al successo perché io sono stato generoso. E poi, mi lasci dire…”.

Prego.
“Cascio vicesindaco è un argomento fuori quota, fuori concorso. Dovrebbe essere così a prescindere, per la mia storia, per quello che ho fatto e per gli accordi che, tra gentiluomini, non si tradiscono. Ma, alla luce dei risultati dei partiti, non possono esserci dubbi”.

Le verrebbe attribuito uno scarso impegno elettorale.
“Se fosse così, sarebbe un altro passaggio assurdo. Mi è stato chiesto di sostenere un candidato a venti giorni dalle elezioni e mi sono impegnato, ma non c’ero io in prima persona. Non ho visto grandi exploit da nessuna parte, se non quello di Tamajo e del suo gruppo”.

Sembra meravigliato.
“Un po’ lo sono. Per carità, conosco la mutevolezza della politica. Ma non comprendo come gente avveduta possa, come dicevo, partire con il piede sbagliato”.

Vicesindaco, oppure?
“Oppure niente, non sarò in giunta. Non elemosino. Le promesse si mantengono, soprattutto davanti a Palermo. E io sono già stato abbastanza disponibile”.


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