26 Novembre 2017, 17:00
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PALERMO – “Non solo in strada, da tempo ormai rischiamo di averle come vicine di casa”. L’ira è incontenibile e il coro di proteste si fa sempre più forte tra i residenti di via Lincoln, che da anni convivono con la presenza delle lucciole lungo la strada che dalla stazione centrale porta al Foro Italico. Sono soddisfatti di quei sigilli apposti sul portoncino della palazzina che si trova all’angolo con la via Rosario Gregorio, ma sono sempre più stanchi di abitare in un quartiere in cui si sentono in ostaggio.
“Già – dice Marcello Bonsignore – perché in una zona in cui ci si ritrova con le prostitute davanti casa alle otto di sera, non è possibile rientrare dopo cena. Non è nemmeno possibile dormire bene, visto che le liti e le urla si verificano ogni notte. E non è consigliabile neanche lasciare l’auto in strada, vista la gente poco raccomandabile che viene attirata nel quartiere, regno del sesso a pagamento”. Quella che viene fuori dal racconto di chi abita in via Lincoln, è la descrizione di una via nel degrado. Una strada definita da molti “di passaggio”, in cui il valore degli appartamenti sarebbe in forte calo: “Noi proprietari – dice provocatoriamente Francesca Magazù – forse dovremmo cambiare casa e affittare le nostre alle prostitute. Resta l’unica soluzione, visto che siamo abbandonati e non ci resta che andare via”.
Il riferimento è proprio alla palazzina “a luci rosse” scoperta pochi giorni fa dalla polizia a pochi metri dalla stazione, accanto ad una profumeria. Tre gli appartamenti sequestrati al suo interno, in cui avrebbero offerto le loro prestazioni sessuali sei ragazze rumene. Vere e proprie case d’appuntamento in cui l’incontro, però, avveniva dopo l’adescamento dei clienti. Per loro stessa ammissione, una volta interpellati dagli investigatori, venivano “agganciati” in via Lincoln e al Foro Italico e poi condotti negli appartamentini dell’edificio da poco ristrutturato.
“Qui lo sapevamo tutti cosa succedeva – racconta una donna che abita in via Rosario Gregorio da vent’anni – il viavai di uomini fino a tarda notte era evidente. Cercavano parcheggio, si soffermavano sull’uscio della porta. Ho segnalato spesso alle forze dell’ordine quello che accade nella zona ogni notte, ma a parte interventi sporadici o casi eclatanti come questo, nulla cambia. Le prostitute sono sempre presenti e famiglie, coppie con bambini e anziani sono costretti ad assistere ad uno spettacolo indecente, compresi gli schiamazzi fino all’alba”.
In via Lincoln, e proprio lungo lo stesso marciapiede della palazzina sequestrata, due anni fa è stata scoperta un’altra casa d’appuntamenti. Era gestita da una donna cinese. Al loro arrivo, i poliziotti trovarono tre ragazze che indossavano abiti succinti, il loro atteggiamento era inequivocabile. Inoltre, un tappeto di preservativi, agende con lunghi elenchi di numero di telefono e appuntamenti già fissati. Pochi mesi prima, un altro giro di prostituzione fu scoperto nella stessa zona. In via Ernesto Paci, una strada facilmente raggiungibile dopo l’adescamento dei clienti in strada, fu sequestrato un altro appartamento. Le prestazioni sessuali avevano un costo dai trenta ai cinquanta euro, ogni camera dell’abitazione veniva “affittata” per dieci euro.
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26 Novembre 2017, 17:00