"Caso di estorsione ai giornalisti| Incontro tra organismi di categoria" - Live Sicilia

“Caso di estorsione ai giornalisti| Incontro tra organismi di categoria”

Giordano e Lo Bianco: "Il giornalismo siciliano vive un momento molto difficile".

DOPO L'INCHIESTA DI CATANIA
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“Non appena ha iniziato ad indicare i nomi scomodi, la voce del collega Paolo Borrometi è stata sovrapposta e cancellata da una musica mandata improvvisamente in onda dalla radio di Avola che lo stava intervistando. Un sito di Augusta ha rimosso la pubblicazione di un articolo di Massimo Ciccarello ripubblicandolo l’indomani con testo e titolo modificati, e provocando l’interruzione della collaborazione del collega per ‘’inagibilità professionale’’”. Lo dichiarano i consiglieri nazionali dell’Unione nazionale dei cronisti italiani, Elena Giordano e Giuseppe Lo Bianco.

“Se a questi episodi – proseguono – aggiungiamo l’arresto dell’editore di Ultima Tv, Francesco Morosoli, per estorsione nei confronti dei giornalisti dell’emittente e il difficile compito dei colleghi de La Sicilia, costretti, caso unico in Italia, a lavorare in un quotidiano in amministrazione giudiziaria perché confiscato al suo editore per mafia, si comprende perché il concetto di inagibilità professionale si può estendere ad una buona parte del giornalismo siciliano che oggi vive forse il momento più difficile della propria storia. Per questo riteniamo – continuano Giordano e Lo Bianco – che non è più rinviabile, oggi, un confronto tra gli organismi di categoria (Ordine, Assostampa, Unci, rappresentanti di Inpgi e Casagit, insieme agli altri gruppi di specializzazione) per compiere un ‘ approfondita analisi dello stato del mestiere in Sicilia, sottoposto a inammisibili pressioni politiche ed editoriali che rischiano di comprometterne l’autonomia e l’indipendenza. Sia per verificare il tasso attuale di credibilità nei confronti dell’opinione pubblica, sia per mettere a punto tutti quei correttivi, ormai abbandonati, per restituire al giornalismo siciliano il ruolo di narratore autentico della difficile realtà isolana, denunciando tutti gli episodi di censura e di limitazione della libertà di stampa – concludono – che trova la sua espressione più ampia nell’articolo 21 della Costituzione”.


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